Ancora una volta, Jannik Sinner dimostra di essere un grande uomo prima di un super professionista: le immagini fanno il giro del mondo

Cavaliere, atleta umile, persona educata e di sani principi: ditela come vi pare, leggete le singolari immagini come volete, ma dietro al gesto virale in cui Sinner tiene l’ombrello alla raccattapalle di Indian Wells, filmato che ha fatto il giro del mondo, c’è molto altro. Già bisognerebbe chiedersi come mai tale situazione diventi oggetto di conversazione in tutto il mondo del tennis. Si tratta infatti di un evento insolito, quasi “strano”, senza molti precedenti.

Sì, ogni tanto qualcuno ci ha regalato qualche siparietto simpatico, l’irrequieto Djokovic tra questi, che quando la giornata è storta è bene tenersi alla larga. Il serbo è simpatico e socievole, ma perde la pazienza facilmente e non è facile intuire tutte le sue richieste (talune volte criptiche) quando è in pausa tra un game e l’altro. Girano filmati dei suoi sfoghi contro il proprio team, le urla lasciano impietriti tutti, figuriamoci i giovani raccattapalle, che si avvicinano a lui con il timore.

L’altoatesino che tiene l’ombrello alla raccattapalle: la chiacchierata

Poi si può essere i più simpatici del mondo, ma l’italiano vola su altri livelli di umanità. Sinner è placido, calmo, mansueto. E nei gesti, e nelle parole. Abbiamo ben capito che a lui di essere virale non interessa proprio, non sa neanche cosa significhi. Ecco perché la spontaneità viene premiata due volte. Le figure che gravitano attorno al campo di gioco sono spesso snobbate, non molto considerate e non sono pochi i precedenti in cui i tennisti professionisti si sfoghino con loro, spesso anche semplici ragazzini impauriti.

Quando l’agonismo entra in gioco, ogni scusante può essere sufficiente. Anche il modo in cui viene consegnata una palla, che può innervosire il professionista di turno. Ieri, in California, l’azzurro ha dato una lezione di classe, ottenendo la reazione emozionata della donna, già stupita di non dover tenere l’ombrello per l’italiano. Al contrario, è Jannik che fa il cavaliere. Non solo questo, perché l’azzurro si è messo proprio a chiacchierare. Le avrebbe chiesto qualche informazione sulla sua vita e poi sul lavoro di raccattapalle. “Lo sono stata per tanti giocatori – avrebbe risposto la giovane -, oggi sono felice di esserlo per te”.

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