L’inedita lettera scritta alla sorella, dove lo scienziato preannunciava orrori poi verificatisi diversi anni dopo: il contenuto e l’asta

Agosto 1922, Albert Einstein scriveva una lettera alla sorella Maya. Dal contenuto forte: “Qui si stanno preparando tempi bui, politicamente ed economicamente, ed io sono felice di andarmene via da tutto per un anno e mezzo”. Tempi non sospetti, in cui il tedesco intuì l’approdo nazista al potere, con tutto ciò che la storia ha tristemente e irrimediabilmente raccontato. Impronte indelebili previste quando pochi, pochissimi, potevano intuire lo scenario drammatico di lì a qualche anno/decennio.

L’omicidio del ministro degli Esteri, Walter Rathenau, non era un’avvisaglia da poco: era ebreo, ottenne il premio Nobel e fu freddato dai nazionalisti tedeschi. “Nessuno sa dove mi trovo”, probabilmente era a Kiel, ancora in territorio tedesco, pronto a partire per l’Asia. Einstein sarebbe stato verosimilmente il prossimo, o quello ancora, ma poteva essere ‘tranquillamente’ in quella brutale lista. Era in pericolo. La polizia avvisò lo scienziato: “Vai via, è pericoloso”. “Pensano che io sia scomparso – proseguiva nella lettera inviata a Maya -, sto abbastanza bene, nonostante gli antisemiti tra i colleghi tedeschi”.

Le previsioni di Albert Einstein

Sebbene non lasciasse altra possibilità alla sorella dopo tali parole, scrisse lei comunque di non preoccuparsi, anche perché “io sono il primo a non preoccuparmi, anche se non è proprio kosher, le persone sono molto turbate. In Italia la situazione sembra essere altrettanto brutta”. Una lettera dal lungo contenuto, che sintetizzata fa capire i “tempi bui” previsti ben prima che l’orrore si verificasse.

“Questa lettera ci rivela i pensieri che attraversavano la mente e il cuore di Einstein in una fase ancora embrionale del terrore nazista”, spiegava Meron Eren, co-proprietario della casa d’aste Kedem a Gerusalemme. Esattamente sei anni fa, quando la lettera inedita dello scienziato è stata messa all’asta per una cifra che partiva da 12mila dollari. Alla fine è stata venduta nel novembre dello stesso 2018 a 39.360 dollari. Lo scienziato rinunciò poi alla cittadinanza tedesca quando nel 1933 Hitler era già arrivato al potere. Stabilitosi negli USA, Einstein rimase lì fino al giorno della sua morte, di 22 anni più tardi.

Continua a leggere su Chronist.it