Il cane Gustavo è morto? Che fine ha fatto davvero? Le Iene hanno approfondito il caso, riuscendo a ritrovarlo dopo sei anni dalla sparizione e presunta morte, ma non è tutto così semplice
Tre mesi fa, Antonio Lupo, padrone di Gustavo, scomparso e mai più ritrovato da allora, contattò la redazione de Le Iene per fare luce sul caso del suo cane: “L’ho preso nel 2011”, da anni che i due non sono più insieme, che fine ha fatto l’animale? Era un cucciolo e viveva a casa di un contadino romano: da allora, i due, hanno sempre vissuto in simbiosi, fin quando, per lavoro, Antonio non ha ridotto il tempo condiviso con l’animale. Professionalmente impegnato nel seguire e gli impegni dell’alta moda, non era facile gestire sé stesso e il suo Gustavo. “Una vicina di casa una volta mi chiese se avevo voglia di lasciarglielo”, ha spiegato ai microfoni dell’inviata de Le Iene, Roberta Rei.
Fin qui tutto bene, non solo non sembrava un problema, ma dimostrava grande generosità. E la fiducia era immancabile, considerando che si mostrava come una donna che sapeva amare i cani. Tutto sommato, era una persona affidabile all’apparenza e lavorava e, tuttora, “lavora in Vaticano”. Mai Antonio avrebbe sospettato di ritrovarsi ad ascoltare le incredibili parole che le pronunciò la vicina nel novembre del 2017. Il proprietario chiamò la donna per riprendersi Gustavo, ma lei gli disse:
“Gustavo non c’è più e Gustavo è morto. Dice: ‘Sono andata a Villa Pamphili due settimane fa, senza guinzaglio e pare che avesse iniziato a giocare con un molosso, il quale a un certo punto abbia preso il cane per il collo e Gustavo pare sia morto lì al momento’. Lei mi ha detto che il momento in cui il cane è stato morso ha avuto un mancamento. Era al parco con un’amica, è stata portata via dal luogo dell’incidente quando si è ripresa ed è tornata lì, il cane non c’era più. Al che ho detto ‘ok’, ma hai fatto una denuncia? No, ero molto spaventata. Dico ho capito ma un cane morto non può sparire da un parco”.
Inutile poi il tentativo di Antonio di recarsi al parco, magari per trovare i resti del suo povero Gustavo: “Il cane non è stato mai trovato, ma soprattutto nessuno ha assistito a una scena del genere”, ha aggiunto a Le Iene. Ciò che però non tornava al proprietario era il fatto che nessuno si fosse accorto della morte di un cane. Qualcuno avrebbe dovuto notarlo, no? “Assolutamente”. Dopo aver sporto denuncia, la Procura di Roma ha archiviato il caso. Nel frattempo, la vicina di casa aveva traslocato. Tutto sembrava ormai andato e perduto, compreso il povero Gustavo, sulla cui fine Antonio non si è mai dato pace.
La speranza dopo un messaggio ricevuto: “Mio marito ha visto il tuo cane Gustavo”
Tuttavia, in un giorno dell’ultima estate 2023, Antonio ha ricevuto un messaggio sconvolgente e a ben 6 anni dalla presunta morte di Gustavo: “Volevo dirti che stamattina mio marito era in giro con i cani e ha riconosciuto il tuo cane”. Mittente, una sua conoscente di Roma, perché Antonio si era già trasferito a Milano da un po’. Il tempo di metabolizzare la notizia e poi ha preso il treno per raggiungere immediatamente la Capitale. Partito insieme all’amica Sveva, i due si erano appostati all’esterno dell’abitazione della sua dog sitter, fin quando, “dopo ore di attesa”: “Lei è uscita col cane”. Sveva Alviti ha confessato di aver “tremato” dopo aver riconosciuto l’animale.
“È stato uno shock anche per me – ha aggiunto l’amica del protagonista di questa storia -. Io amavo quel cane, lo riconoscerei dappertutto”. Quindi, “la fermo e le dico ‘che bello, il tuo cane ma è meraviglioso'”. Risposta: “Ah”. Ed ancora, Sveva:
“Lei con un occhio molto strano: ‘Ah Sì, sì, è molto bello. Si chiama Frizzi e ha due anni’. Ma si vedeva che era un cane che non aveva due anni e gli ho fatto: ‘Ma questo è il cane del mio amico’. E lei ‘vattene, vattene’ e ha iniziato a camminare velocissimamente così e io ho cominciato a farle delle foto”.
Antonio e Sveva non hanno il minimo dubbio, hanno anche mostrato le prove all’inviata della trasmissione: “C’ha i calzini bianchi, i fantasmini bianchi”, sottolineando le macchie bianchi sulle zampette. Quindi, Antonio è “rimasto immobile per 5 minuti senza poter fare nulla, lei non è mai più rientrata. Del cane e di lei non c’è stato più nessuna traccia”. Erano sei anni che Antonio non rivedeva Gustavo, credendolo addirittura morto, come gli spiegò la vicina di casa.
“Preso dalla rabbia ti dico io il cane lo riprendo. Perché il cane è mio, poi magari a mente lucida ci penso un attimo, nel senso io voglio che il cane stia bene, per cui vorrei che il cane in qualche modo mi vedesse e vorrei vedere la sua reazione. E poi da lì ci penso”.
L’intervista all’ex dog sitter
Roberta Rei, l’inviata del programma di Italia 1, ha così raggiunto direttamente l’ex vicina di casa ed ex dog sitter del povero Gustavo:
“Mi è arrivata una segnalazione di Antonio, che parla di un cane si chiamava Gustavo che tu gli tenevi E che è scomparso e lui dice che non è morto, come è andata?”.
Risposta della donna:
“Purtroppo lui si interessa al cane più da morto che da vivo. Aveva una vita sicuramente dinamica e quindi io quello che ho potuto fare l’ho fatto come l’ho fatto per tante altre persone, tanti altri cani”.
Ciò che lascia di sasso è il fatto che la donna non abbia mai parlato esplicitamente della morte di Gustavo durante la breve intervista, come sottolineato dalla giornalista. Ma quindi come è morto il cane? La donna: “Ma lui lo sa, lui sa tutto”. Dinanzi all’insistenza di Rei, la donna ha invitato la trasmissione ad “indagare” e poi ha provocato così: “Perché non mi denuncia?”, se sospetta di qualche sua malefatta? Dopo le indagini giornalistiche della trasmissione, la risposta che tutti cercavano è stata trovata in un paesino speduto tra le montagne. All’esterno della villetta con giardino della famiglia dell’ex vicina di casa di Antonio c’è proprio Gustavo.
Raggiunto l’animale e scrutatolo a fondo per capire se fosse davvero lui, i giornalisti hanno approfittato della breve fuga di Frizzi dal cancello dell’abitazione in cui vive. Solo che quel Frizzi somiglia molto a Gustavo. Giunto un operaio, minuti di guinzaglio, Gustavo poi è tornato a casa con i suoi nuovi padroni. Non contenta, la giornalista ha approfittato per fare alcune domande alla mamma dell’ex dog sitter dell’animale. Quindi il dialogo con la donna, a telecamere spente, ma a microfoni accesi.
Domanda: E quanti anni ha dicevi?
Risposta: “6-7 anni penso, non lo so di preciso”.
D: Ah sembrava più vecchiotto…E da dove viene Frizzie signora?
“Eh, qua”.
D: Cioè?
“Qua davanti”.
D: Qui davanti che vuol dire?
“Eh qui davanti che il cane l’hanno lasciato qui davanti e l’ho preso, sai quante ne succedono qua”.
La netta impressione è che la donna asserisca di aver trovato accidentalmente il cane, lasciato incustodito lì per strada qualche anno fa. Dinanzi alle domande di stupore dell’inviata, l’autore de Le Iene, Marco Occhipinti, ha contattato Roberta Rei: “Abbiamo trovato il cane, sembra che sia vivo e stia bene. Partiamo presto prima che sparisca di nuovo. Sta fuori Roma, c’è tanta strada da fare”.
L’incontro tra Antonio e Gustavo
Così, come promesso, Antonio è partito alla volta del suo amico a quattro zampe. Durante il viaggio, il vero proprietario dell’animale si è commosso, osservando nel dettaglio i filmati e analizzando a fondo le somiglianze tra il Gustavo che ricorda lui e quello cresciuto di oggi: non sembrerebbero esservi dubbi. Tuttavia, raggiunta la villetta dove solo ventiquattr’ore prima Rei e colleghi avevano fatto un sopralluogo, la mamma dell’ex vicina di Antonio era sparita. Non solo: non v’era più traccia di presenza di Gustavo, né tantomeno di altre persone all’interno dell’abitazione.
A quel punto, Le Iene hanno chiamato i carabinieri, raccontando la storia alle forze dell’ordine. Durante il dialogo tra Antonio e i carabinieri, Roberta ha avvicinato alcuni passanti, che hanno confermato come “figlia e mamma” fossero in quel posto proprio un giorno prima. Pare quindi che dopo le domande della giornalista, la figlia della signora della villetta in questione l’abbia raggiunta per poi sparire nuovamente insieme alla madre. Ciò che si comprende, però, nonostante le lacrime di Antonio, è che Gustavo (o ormai Frizzi) è trattato “super bene”. Dinanzi alla presenza della pattuglia e ai pochi passi che mancavano per sporgere formale denuncia, Antonio e Roberta hanno tentato un ultimo dialogo civile con l’ex vicina.
Il surreale dialogo tra Antonio e l’ex vicina di casa
Chiamata al telefono, la donna ha risposto e, nonostante inizialmente abbia dato l’idea di un’apertura, la donna si è subito chiusa a riccio quando ha saputo che Antonio si trovava all’esterno della casa “di tua madre” e “non da solo”. Proprio questo aspetto sembra aver fatto desistere la donna, che in un primo momento era la più propensa ad un incontro di persona. Probabilmente una mossa sbagliata di Antonio, che avrebbe potuto studiare una strategia alternativa, magari incontrandola con telecamere in lontananza. “A questo punto lasciamo perdere, mi hai detto già che non sei solo quindi non hai altro da aggiungere”. Antonio ha provocato: “Fammi conoscere Frizzi, se hai la coscienza pulita. Sei una donna di chiesa, no?”.
E poi, incidendo sul punto: “Però mi fa strano che una come te, che professa la parola del Signore, buona, che ha amici preti e suore, io le chiedo la cortesia di vedere un cane” e si comporta in questo modo? “Allora io ti chiedo – insistendo, con l’ex vicina ancora in linea al telefono -, lo posso vedere, lo posso salutare e mica da solo, ci sarai tu. Ci sarà chi vuoi tu. Però io voglio togliermi questo dubbio”. Al che, la donna ha aggiunto “…e magari pure qualcun altro. Perché purtroppo, come hai detto, tu hai messo già in moto troppe cose. hai già armato di tutto tu hai interpellato ben altro. Quindi…”.
Antonio, spazientito, con il desiderio di mettere un punto sulla storia, ha chiesto alla donna come si sarebbe comportata al suo posto: “Ma guarda… Io è da quando sono nata che ho i cani e i gatti, purtroppo a un certo punto non ce li hai più, punto, Muoiono e basta. Chi sotto una macchina, chi di malattia, chi in altro modo”. Quindi “Gustavo è morto, giusto?”. Risposta: “Certo io quello che devo dirti te l’ho già detto. Se vuoi che te lo ripeta ci rivediamo in sedi competenti e ci confrontiamo lì. Direi di porre fine a questa conversazione che potrebbe diventare anche un boomerang”.
Ancora Antonio, premendo il tasto della “persona di Chiesa del Vaticano”: “Mi stai minacciando?”. Lei: “Mannaggia vedi tu. Quando poi sarà, se io riterrò di volere ancora ascoltarti, ti contatto va bene? Buona serata”. Il filmato si è concluso con le lacrime di Antonio, che continua a non darsi pace. Una storia incredibile destinata ad avere un seguito, come certificato dalla conclusione del filmato di Rei: “To be continued”.
Continua a leggere su Chronist.it