Al Masters 1000 di Indian Wells è avvenuto l’impensabile: Luca Nardi, numero 123 al mondo ha battuto in più di due ore di gioco il numero uno Novak Djokovic

È il sogno americano, è proprio il caso di dirlo, quello di Luca Nardi che nella notte, al Masters 1000 di Indian Wells, ha battuto in tre set il numero uno al mondo: Nole Djokovic. Lo stesso tennista marchigiano fa fatica a crederci. Le sue espressioni fanno il giro del mondo. Sì. perché battere il più forte in circolazione non è impresa da poco, specialmente se sei numero 123 nel ranking e considerando che Nardi non doveva nemmeno essere lì. Il pesarese, infatti, era stato eliminato nell’ultimo turno di qualificazioni dal belga David Goffin. Ma quando era già con le valigie in mano per tornare a casa, l’argentino Etcheverry si ritira per un problema fisico liberando così un posto nel tabellone principale.

Ed ecco che, ripescato da “lucky loser”, Nardi si ritrova in men che non si dica già al secondo turno. Poi, dopo la convincente prova col cinese Zhang, superato in tre set, ecco che hai l’occasione della vita. E Luca l’ha sfruttata alla grande compiendo un capolavoro sportivo contro il suo idolo di sempre, Novak Djokovic, sul centrale del Masters californiano.

Più di due ore di gioco: 6-4, 3-6, 6-3. Il giovane pesarese ha spianato le difese del 36enne serbo con una strategia molto aggressiva abbinando a colpi potenti dalla linea di fondo attacchi veloci e mirati. Realizzando così una grande impresa sportiva in un match di altissimo livello agonistico in un crescendo di emozioni. E che ha visto la vittoria di un ragazzo che ha stabilito anche un record: è il tennista con la classifica più bassa a sconfiggere il numero uno Djokovic in un 1000 o in uno Slam. Primato che finora spettava al sudafricano Kevin Anderson, n.122 quando si impose a Miami nel 2008.

“Prima di questa notte, nessuno mi conosceva.” Ha detto l’italiano commosso e incredulo. “Spero che ora il pubblico si sia goduto la partita. Sono molto contento di questo risultato.” Se da una parte c’è gioia ed esultanza, dall’altra , quella dello sconfitto serbo, c’è tanto rammarico, ma anche grande sportività. “Nardi è entrato come ‘lucky loser’ nel main draw, quindi non aveva nulla da perdere. Quindi ha giocato alla grande. Ha meritato di vincere. Sono rimasto più sorpreso dal mio livello. Il mio livello era davvero, davvero pessimo.”

Il tennista italiano affronterà negli ottavi di finali il padrone di casa statunitense Tommy Paul. In quello che potrebbe essere il proseguo di una favola che già dalla passata notte sarà difficile da dimenticare.

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