Il cantante era in un locale in provincia di Piacenza quando è stato colpito da un malore improvviso: cosa è successo

Enorme spavento per Gianluca Grignani, colto da un malore improvviso mentre era in un locale in provincia di Piacenza. I fatti risalgono alla notte tra domenica 3 e lunedì 4 marzo: l’artista è stato ricoverato presso l’ospedale Guglielmo Da Saliceto, dopo essere stato trasferito nella medesima struttura da un equipaggio della Croce rossa, come rivelato da “Libertà” nel corso della giornata di oggi.

Ricoverato Gianluca Grignani: come sta?

Il cantante ha passato una notte intera in osservazione per essere poi dimesso nella mattinata di lunedì 4 marzo. Scongiurato il pericolo, si è mostrato di nuovo sui social per rilanciare l’appuntamento con i prossimi concerti, pronto a fare tappa laddove era previsto e oltretutto tra pochissime settimane, sebbene sia ora reduce dall’incidente di percorso. Dunque, sarà ancora “Residui di Rock ‘n’ roll”, il nome del suo nuovo tour in partenza tra pochissimi giorni da Novara. “Non sono una persona equilibrata ed ho l’anima sdoppiata che ogni tanto viene su e giro con un joker per amico non so più quel che dico ma non m’importa più”, ha scritto in un post su Facebook.

Su Instagram invece ha voluto solo parlare delle tappe previste per il suo tour, cercando di deviare l’attenzione sulle condizioni di salute. Tuttavia, chiarendo l’accaduto, ha specificato: “Sono passato in ospedale per una cosa non mia ma non posso dire per chi. Sinceramente non ho neanche voglia di parlarne. Ci vediamo in concerto e poi sentite, che palle!”, ha concluso. Un messaggio un po’ confuso dal quale però si evince insofferenza dinanzi all’attenzione mediatica sulla sua salute, che però ha allarmato i fan.

Un anno fa la morte del papà

Solo pochi mesi fa l’artista piangeva la morte di papà Paolo, con il quale Gianluca ha sempre avuto un rapporto burrascoso e del quale non ha mai fatto mistero. Il papà si è allontanato in maniera sempre più netta da lui, fino a sparire completamente. Tanto che il cantante, di recente, aveva rivelato di non vederlo da almeno quindici anni. Già dall’infanzia fu un rapporto travagliato, con molti bassi e pochi alti. Il divorzio dalla mamma contribuì a far calare il gelo tra i due.

Paolo era un commerciante di articoli per fotografi, un lavoro che lo teneva spesso impegnato e lontano dagli affetti familiari. Professione che ha svolto fin quando non ha esalato l’ultimo respiro. Non si vedevano da 15 anni anche per una questione logistica: “Mio padre vive in Ungheria”. Quando ha dedicato il brano al genitore, ha detto: “Non ha ancora sentito la canzone e non vorrei che gli scoppiasse il cuore”.

Il significato del brano dedicato a papà Paolo: “Quando ti manca il fiato”

“Quando ti manca il fiato parla di questa telefonata in cui mio padre mi chiese se sarei andato al suo funerale. Ma poi racconto di me stesso anche come padre. Infatti, se oggi riesco a cantarla è proprio perché sono diventato genitore a mia volta. Ma, più in generale, il testo parla di tutte quelle volte che ti manca il fiato perché la vita ti chiede il conto”.

Quella telefonata del brano è reale:

“Sarà stato una decina di anni fa, era un periodo in cui mi si era rimarginata la ferita provocata della separazione dei miei che era avvenuta quando avevo 18 anni. Era stata una separazione non gestita, ma non fra padre e madre quanto fra padre e figlio. Lui se ne è andato in maniera poco consona: ha messo in mezzo me. Mi sono sentito solo. Non aveva fatto le scelte che sto facendo io ad esempio”.

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