Le multe, fino a 10mila euro, come misure per tutelare i professori e i dirigenti scolastici dalle aggressioni degli studenti

Nelle scuole italiane arrivano misure per contrastare la violenza di alcuni studenti, con multe da 500 fino a 10mila euro per chi aggredisce professori, dirigenti scolastici o membri del personale amministrativo. Questo deterrente è previsto, infatti, nell’emendamento depositato del governo al Senato in commissione Cultura in occasione del ddl sulla valutazione del comportamento degli alunni.

E il testo prevede che nel caso uno studente venga condannato per reato di aggressione nei confronti del personale scolastico “è sempre ordinato” oltre al risarcimento dei danni quello “di una somma da euro 500 a euro 10mila come riparazione pecuniaria” per “l’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.”

L’emendamento è stato presentato per via dei 28 casi di violenze e aggressioni su insegnanti che si sono verificati dall’inizio di quest’anno. L’ultima accaduta il 5 febbraio a Varese, presso il centro di formazione professionale Enaip. Dove uno studente 17enne ha accoltellato alla schiena, nell’atrio della scuola, una delle sue insegnanti. La donna, trasportata d’urgenza all’ospedale, si è fortunatamente salvata, dopo essere stata operata per lesioni polmonari.

Si legge nell’emendamento: “Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”.

“La sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria. Fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno”.

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