La polizia locale ha ritirato la patente a un 40enne in viale Innocenzo a Como, ma l’uomo era appena uscito da un ristorante ed era a piedi
Ad un uomo di 40 anni è stata ritirata la patente a Como perché risultato positivo all’alcol test, ma era appena uscito da un ristorante ed era a piedi. La vicenda risale al 30 novembre dello scorso anno quando il 40enne, andato a cena in un locale in viale Innocenzo, si accorge all’uscita che alcuni agenti della polizia locale gli stanno facendo una multa perché la sua auto è in divieto di sosta. Avvicinatosi alla vettura, gli agenti lo sottopongono, però, anche al test dell’etilometro il cui esito risulta superiore al consentito. Così gli ritirano la patente, malgrado l’uomo fosse a piedi e fosse uscito da un ristorante, invece che dalla sua auto.
L’episodio è stato raccontato attraverso un video su Instagram dal legale dell’uomo, Ivano Chiesa, legale anche del noto ex paparazzo Fabrizio Corona. “Il mio cliente usciva da un ristorante con un amico, la sua auto era posteggiata all’incrocio tra viale Innocenzo e via Benzi. I vigili la stavano multando per divieto.” Ha chiarito Chiesa a La Provincia di Como.
In quel momento il 40enne, che era insieme ad un amico, si è avvicinato alla vettura per capire cosa fosse successo. I vigili, però, li hanno sottoposti entrambi all’alcol test. “Si badi bene, l’auto era ferma, in sosta, a motore spento.” Ha puntualizzato il legale. Il 40enne è risultato positivo al test con una concentrazione di poco superiore al consentito. Ed è stato denunciato dagli agenti per “guida in stato di ebbrezza”.
Il ricorso al Giudice di Pace
L’avvocato ha, dunque, fatto ricorso al Giudice di Pace perché per essere denunciata una persona la stessa deve guidare o deve esser vista uscire da una vettura che è stata in movimento precedentemente. E questo non era il caso del 40enne. Così il giudice ha disposto la sospensiva del provvedimento. Tuttavia, come afferma Chiesa, “in Prefettura si rifiutano di restituircela”. I vigili, infatti, si sarebbero opposti affermando che per farsi restituire la patente di guida l’uomo doveva portare gli esami clinici che provavano la sua attitudine alla guida. Nonostante una minaccia di querela da parte del legale, gli agenti hanno affermato che “quella è la prassi”. A meno che il giudice non integri la sospensione con una dichiarazione che disponga la restituzione immediata del documento.
Così l’uomo e il suo legale, con il supporto del collega Gianmaria Fusetti, ha fatto ritorno dal Giudice di Pace Elisabetta Reitano, la quale ha accolto la richiesta. Il 40enne ha, quindi, riottenuto la sua patente ma la vicenda non è finita qui. Il 22 febbraio, infatti, ci sarà l’udienza di discussione.