Continua la causa per diffamazione: Elettra Lamborghini è o no la sorella della nota estetista? Gli aggiornamenti

Per capire le parole di Tonino Lamborghini, papà di Elettra e Flavia Borzone, bisogna fare qualche passo indietro, esattamente a quando l’estetista e la cantante lirica Rosalba Colosimo parlavano del fatto che la prima fosse la sorella sanguigna della figlia dell’erede della famosa casa automobilistica. Come detto, Flavia è un’estetista che di recente ha voluto reclamare nuovamente il fatto di essere la sorella di Elettra, con la quale condividerebbe giustappunto il genitore. Tonino aveva già querelato Flavia per diffamazione insieme alla cantante Flavia Colosimo, ree di aver rilasciato queste dichiarazioni nel tempo. Qualche settimana fa, presso il tribunale penale di Bologna, gli avvocati delle due donne, Borzone e Colosimo, hanno depositato gli esiti della comparazione del Dna con risultari che avrebbero provato senza ombra di dubbio la parentela: sono figlie del medesimo papà.

Ciò che non torna alla famiglia Lamborghini è la modalità con la quale hanno acquisito il Dna, di Elettra in questo caso. Tonino aveva rifiutato di sottoporsi al formale test, così le due avevano ingaggiato quattro investigatori privati per le indagini difensive. Grazie a loro, hanno ottenuto una cannunccia di Elettra, chiaramente con la sua saliva. Il legale della prestigiosa famiglia ha detto:

“In questo giudizio era già stato chiesto dalla difesa un esame del Dna, che è stato respinto dal giudice. La sede deputata a un simile accertamento è una causa civile. Il punto del processo in atto sono invece le frasi diffamatorie pronunciate nei confronti del mio assistito, dando per scontato che la figlia e l’imputata siano sorelle e trattandolo, per questo, in malo modo”.

Flavia, dal canto suo, ha già ottenuto il disconoscimento della paternità dell’uomo che ha sempre creduto essere suo padre. Nel 2019 ha incontrato per la prima e ultima volta i Lamborghini e, secondo la sua versione, quello stesso giorno avrebbe ricevuto la rivelazione di Tonino: “Mi ha confermato della relazione che aveva avuto con mia madre e che effettivamente avrei potuto essere sua figlia, ma ha detto che non si sarebbe mai sottoposto al test del Dna”. In queste ore è tornato sulla vicenda Tonino Lamborghini, sono le sue prime parole dopo il risultato del test del Dna.

Quell’esame è “fondato su campione carpito subdolamente a mia figlia legittima, ma anche eseguito illecitamente tantoché il giudice penale non ne ha acquisito il deposito”. Il test è stato eseguito da un professore di genetica dell’Università di Ferrara. “Inutile dire come questa situazione stia causando a me, alla mia famiglia ed ai miei interessi pubblici e privati notevoli disagi”, ha proseguito Tonino Lamborghini. Lui non ha mai smentito la relazione con la mamma dell’estetista, tuttavia ha escluso categoricamente la possibilità che possa essere nata Flavia da quella frequentazione. Adesso lei e la Colosimo sono citate per diffamazione:

“Decaduti i termini per disconoscere la paternità di chi per trent’anni l’ha allevata e mantenuta, a seguito dell’entrata in vigore di una nuova legge che modificava la precedente, la signora Borzone improvvisamente agiva in giudizio per il disconoscimento della paternità. Oltre all’azione legale, la signora Borzone si è resa protagonista in più occasioni di comunicazioni pubbliche (media) e private diffamatorie tanto da costringermi a difendermi in sede giudiziaria”.

La controrisposta dei legali della Borzone

I legali delle due donne citate da Tonino riferiscono che le affermazioni pronunciate dall’erede della prestigiosa casa automobilistica sono “imprecise e fuorvianti”. Di seguito le testuali parole degli avvocati Sergio Culiersi, Carlo Zauli e Gian Maria Romanello, espresse attraverso una nota:

“In primo luogo il dottor Tonino Lamborghini afferma che i termini per il disconoscimento di paternità di Flavia nei confronti dell’ex marito della madre Rosalba Colosimo sarebbero prescritti o, comunque, sarebbe intervenuta decadenza. Sul punto si è pronunciato, in modo opposto, il Tribunale di Napoli con sentenza numero 5454/2023. La sentenza statuiva, sulla base degli accertamenti genetici del consulente privato e di quello pubblico perfettamente coincidenti, l’assoluta incompatibilità biologico- molecolare tra Flavia e colui che anagraficamente era il padre”.

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