Dopo giorni di sparizione dai social, Martina Colombari ha aggiornato i suoi fan direttamente dall’ospedale Ceccarelli di Riccione: “Mi sono operata d’urgenza”

Direttamente dal letto d’ospedale, Martina Colombari ha raccontato ai suoi follower di essersi sottoposta ad un intervento d’urgenza. Da giorni i fan chiedevano che fine avesse fatto e come mai fosse sparita improvvisamente dai social. In seguito ai tanti messaggi d’apprensione, probabilmente con il direct di Instagram intasato, Martina Colombari ha atteso il lieto fine della sua operazione in ospedale prima di spiegare definitivamente cosa le fosse capitato. D’improvviso, ha cominciato a stare male e ad avere forte dolore all’addome, tanto da essersi ritrovata a sottoporsi all'”operazione d’urgenza” presso il Ceccarini di Riccione in brevissimo tempo.

Come sta la showgirl? L’intervento, la Instagram story

“Buongiorno, se sono sparita in questi giorni è perché sono stata in ospedale”, esordisce nel video la moglie di Billy Costacurta. Effettivamente ieri l’ex difensore del Milan non appariva nel Club di Sky Calcio insieme a Fabio Caressa, Beppe Bergomi e gli altri, come di conseuto per il dopo-partite della domenica sera. Oltretutto era un appuntamento importante, vista la rilevanza della partita che si è giocata nel posticipo serale: Inter-Juventus. “Oggi mi dimettono per fortuna”, ha proseguito la Colombari nella Instagram story, raccontando lo spavento.

Ma cosa le è successo? “Ho avuto un intervento d’urgenza all’addome. Un po’ un patatrack in peritonite – sorridendo (ndr) -, sono stata ricoverata all’ospedale Ceccarini a Riccione”. Poi ha spiegato perché fosse lì: “Ero a trovare i miei genitori, sono stati tutti magnifici, tutto lo staff del dottor Lucchi, le oss e le infermiere. Mi hanno curata e mi hanno salvata. Adesso pian piano mi riprenderò”. 48 anni compiuti a luglio, Martina è pronta a riprendersi e a tornare più in forma che mai. Tuttavia, lo spavento è stato tanto e non stupirebbe se la showgirl si prendesse un po’ di tempo per rifiatare dalla frenesia della quotidianità e dagli impegni professionali.

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