Un altro colpo nella notte, in provincia di Padova, per il misterioso Fleximan che ha abbattuto un autovelox attirando su di sé la stima di molti passanti

Fleximan colpisce ancora, con l’abbattimento, nella notte tra il 19 e il 20 gennaio, dell’ennesimo autovelox in Veneto, precisamente a Carceri, in provincia di Padova. La colonnina abbattuta si trova lungo la regionale 10 del comune veneto che circa due anni fa aveva fatto istallare il dispositivo di misurazione della velocità. La strada è utilizzata anche da molti automobilisti che hanno necessità di raggiungere l’ospedale di Schiavonia. Quello di Carceri, come gli altri abbattuti da Fleximan, è un autovelox che ogni anno registra migliaia di multe per eccesso di velocità.

Il modus operandi di ogni sua “missione” di far sparire dalle strade gli autovelox è piuttosto collaudato. Taglia le colonnine con un flex a batteria lasciando intatti i cavi che fuoriescono. Il misterioso colpevole ha totalizzato, per ora, 13 autovelox abbattuti: ben undici in Veneto, uno in Piemonte e uno in Lombardia. L’ultimo è stato ritrovato tre sere fa, segato in due col flessibile, lungo il rettilineo della provinciale 667, nella frazione di Vallà a Riese Pio X.

L’ondata di approvazione dell’antieroe abbatti autovelox, diventato anche protagonista di fumetti e meme in rete, ha fatto indispettire parecchi i sindaci dei comuni delle tre regioni colpite. Ma cosa rischia Fleximan? Qualora fosse colto in fragranza di reato, il misterioso distruttore rischierebbe sanzioni salatissime. Non solo. Per lui si prospetterebbe il reato di danneggiamento che prevede fino a tre anni di carcere.

L’antieroe vendicatore ha attirato su di sé anche l’attenzione del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, che ha condannato gli atti. Ma ha anche fatto sorgere una riflessione sugli strumenti di controllo della velocità sulle strade italiane. E su un impiego, adeguato o meno, della Polizia Locale.

Il sindacato ha anche sottolineato il suo disappunto nei confronti di alcune forme di controllo della velocità “spesso impostate più con l’obiettivo di finanziare le casse degli enti locali che di garantire la sicurezza stradale effettiva.” Per questo motivo, solitamente, la Polizia Locale si trova a ricoprire il ruolo di esattore, ignorando l’effettivo controllo del territorio.

Apologia di reato per i sostenitori

L’ultimo atto di quella che pare una vicenda dalla lunga durata, è l’esaltazione dei passanti alla vista dell’autovelox segato. L’episodio di Carceri, con clacson di esultanza dei sostenitori di Fleximan, ha mostrato quanto questo fantomatico autore o autrice sia diventato un idolo delle folle. Proprio per questo motivo il procuratore di Treviso, Marco Martani, sta ipotizzando un’apologia di reato come pena per chi sui social appoggia Fleximan. Sostenendolo e applaudendo alle sue gesta. In rete, infatti, stanno diventando comuni commenti del tipo: “Passa qui da noi”, “sei un eroe” o “hai tutta la mia stima”. E se la magistratura convergerà su tale lettura, si tratterà per i numerosissimi sostenitori, dunque, di “difesa o esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contraria alle leggi.”

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