Anche Ida Germano come Giovanna Pedretti? “Minacciata per un piattino di 2 euro”, la testimonianza in diretta a Dritto e Rovescio

Cinque mesi fa, Ida Germano ebbe a che fare con Selvaggia Lucarelli per quella che è una storia per la quale la titolare dell’Osteria del Cavolo di Finale Ligure (Savona) vede molti collegamenti alla tragica vicenda del suicidio Giovanna Pedretti: il comun denominatore è la giornalista, dopo il cui intervento social, la ristoratrice sarebbe stata minacciata di morte per un piatto da 2 euro. Ricordate la questione? Eravamo nel pieno delle polemiche per gli scontrini folli, sui social non si faceva altro che pubblicare ricevute, evidenziando le cifre pazze di alcuni servizi proposti. Tra questi, anche dinamiche che abbiamo sempre dato per scontato, come la banale richiesta di un piattino vuoto.

Il piatto della discordia, l’assalto alla ristoratrice dopo l’intervento di Selvaggia

Ida precisò già che era prassi del locale e “lo avevamo detto prima ai clienti”. Nella fattispecie, la Lucarelli denunciò quanto capitato ad una mamma che chiese un piattino vuoto solo per permettere alla figlia di tre anni di assaggiare una parte della pietanza servita al tavolo. “Sul conto le mettono due euro per il piattino”. Diciamo che questa, tra tutte le polemiche estive, fu una di quelle che ottenne maggiore risalto. “Un giorno ho risposto al telefono e sono stata ricoperta di insulti. Ho pensato fosse un pazzo”, ha raccontato Ida nello studio di Dritto e Rovescio, programma Mediaset condotto da Paolo Del Debbio.

Tuttavia, quella telefonata è stata solo l’apripista di una serie di insulti subiti da più persone, epiteti sfociati poi in drammatiche e preoccupanti “minacce di morte”. “Ma è stato solo il primo di migliaia – ha proseguito in merito Ida Germano -. Mi hanno chiamato rivolgendomi insulti e minacce di morte a me e alla mia famiglia. Mi sono ritrovata nella stessa situazione di Giovanna Pedretti. Lucarelli doveva sapere che non si possono pubblicare i miei dati personali, che erano sul mio scontrino. Ha pubblicato il mio nome e cognome e il mio numero di cellulare. Questo ha scatenato tutto”.

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