L’intero messaggio del Codacons sul caso Ferragni: “Arroganza senza confini”. L’attacco anche a Della Valle

Chiara Ferragni è stata accusata di aver mostrato “arroganza” senza confini e di non avere “rispetto sia verso i mass media, sia verso i cittadini”. Questo è il commento del Codacons dopo le parole dell’influencer. “In seguito a continue sollecitazioni ricevute da vari organi di informazione Chiara Ferragni, anche in qualità di Amministratore Delegato di TBS Crew Srl e di Fenice Srl, ribadisce che risponderà esclusivamente alle autorità competenti”, era il messaggio dell’imprenditrice digitale.

Secondo la nota del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, “si tratta di un’affermazione che dimostra un’arroganza senza confini”. Questo è quanto riportato da AdnKronos. La mancanza di rispetto include anche “le autorità competenti, infatti, la Ferragni deve dare spiegazioni prima di tutto ai 30 milioni di follower che le consentono business milionari, e in generale agli utenti ai quali l’influencer si rivolge per vendere prodotti e che bersaglia continuamente con messaggi pubblicitari attraverso i suoi canali social”.

E sul rispetto: “Gli organi di informazioni non sono buoni solo quando c’è da alimentare il mito dei Ferragnez”

Poco spazio alle interpretazioni, la stilettata è pungente e precisa, non nasconde sotterfugi. “Facciamo poi notare alla signora Ferragni e al marito Fedez che gli organi di informazione non possono essere usati a loro piacimento solo quando c’è da alimentare il mito dei Ferragnez, ma vanno rispettati e meritano risposte anche quando diffondono notizie poco gradite alla coppia”, in parte sposando la linea di Myrta Merlino, contro la cui conduttrice si era scagliato Fedez.

Il Codacons ha concluso il suo messaggio lanciando un attacco anche a Diego Della Valle, di Tod’s, che è intervenuto a difesa dell’imprenditrice: “Bisogna vedere cosa succederà, diamo il tempo alle persone di dimostrare quello che hanno fatto, adesso se ne occupa la magistratura”.

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