Il video di uomini armati che irrompono nello studio televisivo è solo la punta dell’iceberg di violenza che sta investendo l’Ecuador in questi giorni
Diversi uomini armati hanno fatto irruzione in uno studio televisivo, la TC Televisión, durante una diretta tv. È accaduto in Ecuador, dove in questi giorni si stanno verificando numerosi episodi di violenza a seguito della fuga dal carcere del più noto e pericoloso trafficante di droga: Adolfo Macías. Giorno dopo giorno per le strade del paese sudamericano si susseguono incessantemente scontri a fuoco, rivolte, rapimenti di agenti di polizia, esplosioni e saccheggi.
E l’irruzione negli studi di TC Televisión è solo la punta dell’iceberg di ciò che sta realmente accadendo in Ecuador. E che al momento, stando alle informazioni dei media locali, ha causato la morte di dieci persone. Ma si teme che il numero possa drasticamente salire.
Alcuni uomini armati e incappucciati hanno fatto irruzione in diretta tv negli studi televisivi nella più grande città del paese, Guayaquil, prendendo in ostaggio giornalisti e tecnici. Tra spari ed esplosioni in sottofondo, i criminali armati hanno costretto gli ostaggi a stare a terra. “Non sparate, per favore non sparate.” Ha implorato una donna urlando, con il fucile puntato alla testa.
L’inizio di questo regime del terrore ha una data ben precisa: domenica 7 gennaio. Quando il più famoso e pericoloso trafficante di droga dell’Ecuador, capo di una ramificata banda del narcotraffico, Adolfo Macías, è fuggito dal carcere dove era rinchiuso da tempo. Il boss, detto Fito, stava infatti scontando una pena di 34 anni di reclusione per i reati di traffico di droga, omicidio e criminalità organizzata. Fito è fuggito nella mattinata di domenica durante un trasferimento in una struttura di massima sicurezza di Guayaquil.
Il presidente Daniel Noboa, alla luce di questi interminabili atti di violenza in tutto il paese, ha dichiarato lo stato di emergenza. Che si prolungherà per due mesi, dando più poteri alle forze dell’ordine per la lotta alla criminalità e alle organizzazioni di narcotrafficanti.