Il 2024 è anno bisestile, le credenze popolari: anno funesto o fortunato? Come nasce la tradizione, che cambia di luogo in luogo

Perché l’anno bisestile è avvolto dalla superstizione legata ad “eventi tragici” per alcuni (noto il detto “anno bisesto, anno funesto), mentre assume tutt’altro significato secondo altre credenze popolari (“anno bisesto, chi se la cava è lesto”)? Tra oroscopi, previsioni catastrofiche di veggenti e cospirazioni varie, bisogna ammettere che l’ultimo anno bisestile effettivamente non è stato così fortunato, con l’esplosione della pandemia di Covid-19, che, oltre a tutto il male che ha portato, ha rappresentato l’anticamera di una crisi economica dopo la quale molte aziende non si sono più riprese, portando con sé strascichi pagati a caro prezzo ancora oggi. Coincidenze, per alcuni, normalità, per altri. Il 2024 ha già siglato la prima firma sulla Terra, il terremoto di magnitudo 7,5 in Giappone. E, andando a ritroso, coincidono eventi tragici di volta in volta.

Come nasce la superstizione dei bisestili?

Ma senza elencare tutti gli episodi drammatici che hanno colpito la Terra in tutti gli anni bisestili passati, scopriamo perché nasce la superstizione, come e quando. Bisogna ritornare all’antica Roma per dare una data di nascita alla diceria popolare. A febbraio, dalle idi al 21, si tenevano le celebrazioni dei defunti e l’ultimo giorno questi si sarebbero aggirati fra i vivi, secondo la credenza del tempo. Nacque il 29 febbraio, promulgato da Giulio Cesare nel 46 a.C. Al tempo veniva conteggiato dopo il 24 febbraio, prima delle calende di marzo.

La funzione sarebbe stata quella di compensare lo scarto tra l’anno messo a calendario dall’essere umano e quello solare, più duraturo di qualche ora. Fu dell’astronomo Sosigene di Alessandria la responsabilità di stabilire un bisestile a cadenza di quattro anni. L’accumulo dei ritardi rimasti facevano perdere un giorno ogni 128 anni. Nella storia c’è un buco temporale che va dal 4 ottobre del 1582 al 15 dello stesso mese e dello stesso anno. Lo decise papa Gregorio XIII con il calendario gregoriano: in questo modo corresse l’errore sorto in passato e tutti i suoi effetti.

La discrepanza temporale, tuttavia, non venne mai colmata. Dunque, all’occorrenza, si riuniscono i vertici dell’International Earth Rotation and Reference System Service per aggiungere un secondo intercalare al Tempo Coordinato Universale. Ma se questi passaggi inducono i superstiziosi ad individuare l’anno bisesto come “anno funesto” o “anno senza sesto”, fuori dall’Italia è considerato un evento di grande auspicio al punto da essere anche atteso con gioia.

Le tradizioni sul 29 febbraio: le proposte di matrimonio, le donne “dominanti”

Ad esempio, in Gran Bretagna si coglie l’occasione della singolarità della data, il 29 febbraio, per fare la proposta di matrimonio al partner con la particolarità che questa provenga dalla donna. Esclusivamente dalle donne. La leggenda vede San Patrizio autore di questa tradizione. Vi sono altresì fonti che attribuiscono alla regina Margherita di Scozia la paternità della consuetudine, nel 1288. Addirittura, l’uomo che rifiuta il matrimonio viene multato e deve comprare un abito e dei guanti per la donna che viene rifiutata.

Adesso non è più così, ma in passato l’uomo veniva costretto a pagare la sanzione acquistando dodici paia di guanti, che simboleggiavano l’imbarazzo della donna rifiutata di nascondere il mancato anello. Ci sono tradizioni anche nel ballo, dove la donna è dominante e decide chi invitare a danzare, scelta non consentita all’uomo almeno per quella data. E le consuetudini si estendono anche in terra tedesca: per rivelare i propri sentimenti al partner si sceglie proprio la data del 29 febbraio, con tanto di “coreografie” all’esterno della casa dell’amato.

Le donne devono decorare un albero con dei fiocchi dinanzi alla sua abitazione. In realtà anche in Scozia non è ben vista questa data: si ritiene – così come lo pensano i greci – che il matrimonio nel giorno del 29 febbraio porti sfortuna alle coppie appena unitesi, a partire dal fatto che “toglie tre anniversari alla volta”. In America si sceglie questa data per multare i celibi, accusati di non essere sposati. La sanzione consiste in simbolici 4 dollari, tradizione dell’Illinois dal 1948.

Texas “patria mondiale dell’anno bisestile”

Nel Texas, precisamente ad Anthony, si tiene una festa di compleanno aggiuntiva per chiunque, una sorta di Natale dove ci si scambia regali. Anthony è ritenuta patria mondiale dell’anno bisestile: chi è nato proprio il 29 febbraio possiede un club, “The Honor Society of Leap Year Day Babies”. Curioso come la famiglia Keogh abbia un record mondiale di nati il 29 febbraio: ci sono Peter Anthony del 1940, il figlio Peter Eric, nato 24 anni dopo, e la nipote Bethany Wealth, venuta al mondo nel 1996. Per capire meglio la singolarità del caso, basti pensare che nascere il 29 febbraio è un’eventualità che può accadere una volta su 1.461. Un calcolo delle probabilità impressionante, che ha “colpito” in pieno questa famiglia.

Per “ammorbidire” la superstizione che vedrebbe l’anno bisestile come ‘anno funesto’, in alcune associazioni sparse per il mondo si tengono attività di volontariato. Si approfitta della data in più per “donare il proprio tempo”. Esistono anche realtà in cui in quella data non si lavora, non essendo una giornata “pagata extra”. In merito agli eventi tragici, per quanto se ne possano elencare a decine, nulla prova che nell’anno bisestile vi sia un incremento di episodi drammatici. Per ora siamo nel campo delle credenze e speriamo di restarci. Come abbiamo visto, in molte altre realtà questa data è positiva.

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