I guai per Chiara Ferragni non sembrano finire e ora potrebbero scattare indagini anche sulla bambola Trudi e sul cachet di Sanremo

Dopo il pandoro-gate e le indagini sulle uova di pasqua, ora si aggiunge anche una possibile investigazione su la bambola Trudi, e per Chiara Ferragni continuano i guai. Che sembrano spuntare di giorno in giorno. Stando a quanto riferito da “La Verità”, gli investigatori starebbero indagando anche sulla bambola della influencer venduta a partire dal maggio 2019. Il peluche Trudi, alto intorno ai 30 centimetri, raffigura appunto la nota imprenditrice digitale ed è stato messo in commercio in occasione del suo matrimonio con Fedez.

E il ricavato delle vendite del peluche era andato in beneficenza. Anche in quel caso. Ora, però le indagini verterebbero sul modo in cui il denaro dei profitti dalla vendita sia stato distribuito. Le mascotte della limited edition di Trudi avrebbero contribuito ad aiutare e finanziare “Stomp out bullying”, un’organizzazione no profit per contrastare il cyberbullismo.

Si indaga anche sul cachet di Sanremo

Il lavoro degli investigatori sarà quello di scoprire come sarebbero stati distribuiti i soldi incassati da queste vendite. E nei prossimi giorni il procuratore aggiunto Eugenio Fusco potrebbe iscrivere nel registro degli indagati proprio la nota influencer e tutti coloro che hanno preso parte al progetto benefico. Oltre a questo, si indaga anche sul caso del cachet di Sanremo, devoluto all’Associazione Nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro ogni forma di violenza.

In quello specifico caso, infatti, la Ferragni si era offerta di devolvere l’intero cachet di 100.000 euro della sua conduzione del festival canoro.

La suddetta, possibile, indagine si somma alla recente fuga di un altro grande brand che aveva scelto la influencer come testimonial per un nuovo spot: Coca Cola. Il famoso brand americano, infatti, ha sospeso la campagna pubblicitaria con la nota influencer. Stando a quanto riferito da La Repubblica Coca Cola aveva scelto la Ferragni lo scorso dicembre per girare uno spot che sarebbe dovuto uscire intorno a gennaio. In tempo quindi per l’avvio del festival di Sanremo, previsto per il 6 febbraio.

Nella scorsa edizione del festival canoro l’imprenditrice digitale aveva ricoperto il ruolo di co-conduttrice. La Coca Cola, prima della maxi multa dell’Antitrust, aveva puntato tutto su di lei per la propria campagna pubblicitaria italiana. Da lanciare proprio in occasione dell’inizio di Sanremo.

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