L’intervista a Davide Za, titolare del mobilificio leccese che ha chiuso il negozio per assistere alla recita del suo bambino

Davide Za, titolare dell’omonimo mobilificio di Maglie, provincia di Lecce, che nei giorni scorsi ha deciso di chiudere il suo negozio per assistere alla recita di suo figlio, ha raccontato tutto il suo stupore per i complimenti ricevuti.
“Dovrebbe essere una cosa normalissima, per questo ancora fatico a spiegarmi questa reazione – ha detto l’imprenditore ai microfoni di Fanpage. “Forse perché nella vita quotidiana si dà molto più peso ad altri impegni, specialmente quelli lavorativi, piuttosto che fare qualcosa di così normale come andare a vedere la recita di un figlio”.

Chiude il negozio per la recita del figlio: “Giusto così, devo pensare a mio figlio”

Infatti, nei giorni scorsi, la foto del biglietto affisso su una vetrina ha fatto in breve tempo il giro del web.
Un gesto spontaneo, fatto “con leggerezza”, ha detto Davide. “L’ho scritto veramente in fretta e furia perché ero in ritardo. Ma mi sono detto: ‘Devo andare, è giusto che sia così. Lasciamo perdere il lavoro e pensiamo al bambino‘”, ha proseguito l’imprenditore.
Dunque, si è presentato a scuola e ha assistito alla recita di suo figlio di 9 anni. La reazione del bimbo è stata entusiasmante. “Quando ci ha visto tutti lì, mamma e papà, era davvero contento”.
Il titolare ha spiegato di avere lo stesso approccio anche per i suoi dipendenti. “Tendo a lasciare libere le persone che lavorano con me, permetto loro di organizzarsi da soli quando hanno questo tipo di impegni – ha proseguito Davide.

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“I padri sono spesso assenti per motivi di lavoro”

Il gesto è stato molto apprezzato forse proprio perché molti padri si trovano nella stessa situazione di Davide. “Altrimenti il mio biglietto non avrebbe riscosso tanto successo. Sono quasi sempre le mamme a prodigarsi, ad andare a prendere i bambini e a essere presenti in queste occasioni. I papà sono spesso assenti per motivi di lavoro, invece bisognerebbe permettergli di prendersi qualche ora per non mancare. “Fosse per me, in occasione di eventi simili, bisognerebbe sempre lasciare qualche ora libera, si tratta di momenti che non ritornano. Esserci è un bene per tutti, soprattutto per i bambini”. – ha concluso l’imprenditore leccese.

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