Elena Cecchettin è stata eletta “persona dell’anno”, a incoronare la giovane è stato L’Espresso. La ragazza è sorella della defunta Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta lo scorso 11 novembre. Elena, in un certo senso, rovesciò l’immagine del tipico lutto fatto di lacrime e sguardi persi. Ascoltata nelle ore successive al ritrovamento del cadavere della sorella, la ragazza trasformò il dolore in lotta, parlando apertamente di patriarcato e necessaria trasformazione culturale.
Elena Cecchettin persona dell’anno: i motivi
In copertina Elena Cecchettin, persona dell’anno, è vestita di nero e ha 2 trecce, ma ad attirare completamente l’attenzione è il suo sguardo battagliero, lo stesso delle interviste immediatamente successive alla morte di Giulia. I suoi discorsi sono riusciti a infiammare il cuore di tutti, non solo femministe, e ha messo gli italiani di fronte alle responsabilità di un cambiamento. Proprio le sue parole le sono valse il premio di persona dell’anno. A tal proposito la giovane ha detto: “Sono contenta che quelle parole siano state prese sul serio e che di fatto le persone abbiano iniziato ad avere voglia di realizzare quel cambiamento che già desideravano”.
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Le critiche
Eppure, non tutti sono d’accordo sull’elezione a persona dell’anno di Elena Cecchettin. Moltissimi, infatti, i commenti di sdegno apparsi sui social. “Caduta in disgrazia un’influencer se ne fa un’altra?”, si chiede un utente. O anche: “Tutta politica, tutta propaganda, tutta ideologia. Fate schifo allo schifo”. Infine: “Sarò strana io, ma se mia sorella venisse barbaramente uccisa non mi verrebbe mai in mente di andare a posare per un servizio fotografico per una copertina un mese dopo il suo ritrovamento. Il dolore spettacolarizzato. Questa società è malata di immagine, lo trovo sconfortante”.