Un rifugio sotterraneo che si estende su 566 ettari a Kauai (Hawaii): Mark Zuckerberg guarda avanti, ecco il progetto finale

Cosa ci nasconde il bunker sotterraneo di Mark Zuckerberg? Certo che stupirsi ancora oggi di tali investimenti da parte di persone piuttosto facoltose è sorprendente tanto quanto ciò che il Ceo di Facebook ha pensato per vivere al sicuro in caso di catastrofi naturali o “apocalissi” dovute alle follie dell’uomo. Non tira una buonissima aria di questi tempi, chissà se Mark ne sappia qualcosa in più di ciò che conosciamo noi comuni mortali? Congetture e complottismi a parte, dati alla mano, non solo è tutto vero ciò che Mark ha realizzato alle Hawaii, ma ha speso ben 250 milioni di dollari per mettere in pratica quello che altri magnati nel mondo hanno già fatto da tempo.

Il progetto di Mark

L’amministratore delegato di Meta ha investito il denaro per un’area di quasi 570 ettari a Kauai, nelle famosissime isole spesso meta di turisti da tutto il mondo. Il lavoro non è ancora terminato, ma abbiamo il progetto ed è sbalorditivo. Pare però che ciò che sappiamo sia stato ben filtrato dallo stesso Mark, per questo David, uno dei pilastri del grande cantiere in zona, ha detto che è “un po’ come parlare del Fight Club”, citando il famoso film di Fincher, con Brad Pitt ed Edward Norton. La citazione è perché “non ne possiamo parlare”, ovvio. Sono le dichiarazioni che il lavoratore ha rilasciato a Wired.

Gli ha fatto eco John, che nell’occasione ha anche raccontato del lincenziamento in tronco di un collega che aveva solo osato condividere su Snapchat una foto dei lavori in corso. Un’immagine generica, quasi difficile da ricostruire per capire di cosa si trattasse, ma tanto è bastato perché fungesse da esempio per gli altri: un modo come un altro per fare comprendere a tutti i dipendenti del ricco imprenditore di non poter sbagliare più e che non vi sono seconde chance. Eppure, nonostante la riservatezza dell’Ad Facebook, qualcuno è riuscito a ricostruire i lavori in corso, prevedendo anche gli sviluppi del progetto finale.

Gli interni del bunker: 30 camere da letto, altrettanti bagni, piscina e “case sull’albero”

Visionato il progetto, si intuisce qualcosa, ma potrebbe non essere abbastanza soprattutto per chi non mastica il campo dell’edilizia. Il bunker sarà autosufficiente e si estenderà su una superficie sotterranea complessiva di 464 metri quadrati. C’è una cisterna per l’acqua e i sistemi autonomi per produrre elettricità, tra gli accessori speciali inevitabile l’introduzione del sistema di videosorveglianza in grado di tenere sotto controllo tutta l’intera proprietà. Il progetto promette di essere uno dei lavori dell’edilizia più costosi della storia recente e contemporanea: la struttura fa parte del Koolau Ranch.

Ebbene, andando ad analizzare nel dettaglio gli interni del nuovo posto di sicurezza di Zuckerberg, notiamo intanto la difficoltà estrema per accedervi, dato l’ingresso completamente infrangibile e resistente agli attacchi. Ci sono trenta stanze da letto e altrettanti bagni. Si segnalano anche “11 case sull’albero”, collegate tra loro da ponteggi di corda. Data l’immensità del bunker, la struttura includerà uffici, ascensori, sale conferenza e la cucina promette di avere dimensioni da pochi eguali al mondo. Ci sono altri edifici sparsi al di fuori della struttura principale, ma tutti fanno capo a questa, ovviamente.

Tra i fabbricati da realizzare in adiacenza del bunker vi è una palestra, ci sono piscine, poi ancora una sauna e dei campi da tennis. Non mancano le rogne però, anche se di cognome si fa Zuckerberg. Nel caso del ricco fondatore del primo vero social network mondiale, le polemiche premono sulla morte di una guardia di sicurezza settantenne, deceduta dopo un malore improvviso: “Attacco di cuore”. Inoltre, le critiche investono Mark anche per il terrore dell’idea dell’impatto sull’ambiente a causa della grande costruzione, lamentele espresse già a più riprese dagli abitanti limitrofi all’area.

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