Nella giornata di oggi 7 dicembre il pilota della Alaska Airlines che ha ingerito funghi allucinogeni e spento i motori in volo dovrà rispondere di accuse pesantissime
Il pilota dell’Alaska Airlines, Joseph Emerson, dovrà rispondere di ben 84 capi d’accusa per aver spento i motori dell’aereo che pilotava dopo aver ingerito dei funghi allucinogeni che gli hanno alterato completamente la percezione della realtà. La vicenda, che ha scatenato il panico a bordo, è avvenuta durante un volo da Everett e diretto a San Francisco.
L’uomo è stato dunque incriminato di ben 84 gravi capi d’imputazione dal tribunale dell’Oregon. Stato in cui l’aereo ha dovuto compiere un atterraggio di emergenza – precisamente all’aeroporto di Portland. Nel corso della drammatica fase, dallo spegnimento dei motori fino all’atterraggio, i membri dell’equipaggio sono riusciti egregiamente a calmare i passeggeri terrorizzati e, soprattutto, a evitare che si verificasse il peggio.
Nonostante il comportamento del pilota abbia messo in serio pericolo la vita dei suoi passeggeri, il tribunale ha comunque deciso di non procedere nei suoi confronti con un’accusa di tentato omicidio. A questo proposito i legali difensori di Emerson hanno dimostrato che non c’era nessun intento criminale. Da parte del loro assistito non c’era volontà di far del male o uccidere i passeggeri. Anche se, incautamente ha messo comunque a repentaglio la loro vita.
Alla CNN uno dei suoi avvocati ha riferito: “Il capitano credeva di essere in un sogno.” Stando alla sua deposizione, Emerson stesso avrebbe ammesso di aver assunto 48 ore prima dell’incidente dei funghi allucinogeni. E che, durante il volo, credeva di trovarsi in una realtà alterata. Una specie di sogno, che non comprendeva la cabina di un aereo in volo.
Le motivazioni
Il pilota 44enne, inoltre, ha riferito al New York Times di aver preso i funghi per cercare di placare la sua forte depressione. Dovuta alla morte di un suo carissimo amico nel 2018. Essersi esternato di tanto in tanto dal contesto quotidiano lo avrebbe allontanato dal costante pensiero di morire. Questa condizione e gli attacchi di panico di cui soffre, unita ai funghi allucinogeni, lo avrebbero portato nello stesso “stato di distacco onirico” che ha generato il panico a bordo dell’aereo.
A perorare la causa di Emerson, si è espressa sua moglie. La donna, infatti, ha affermato che il marito non avrebbe mai fatto del male, coscientemente, ai passeggeri di un volo. O a qualsiasi persona sulla faccia della terra.
I capi d’accusa per Joseph Emerson sono 84. Di questi, 83 sono per “pericolo sconsiderato” e uno per aver messo in pericolo un aereo di linea. Il pilota sarà chiamato in giudizio nella giornata di oggi 7 dicembre.