Nel corso dei funerali di Giulia Cecchettin, ha parlato il papà Gino attraverso una lettera commovente che ha toccato i cuori dei presenti

Le parole della lettera di Gino Cecchettin risuonano nei cuori dei presenti, una lettera che il papà di Giulia ha letto durante i funerali della figlia, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. “Abbiamo vissuto un momento di profonda angoscia, ci ha travolto una tempesta terribile. Ci siamo bagnati e infreddoliti, ma ringrazio tutti quelli che si sono stretti attorno a noi. Il vostro sostengo è quello di cui avevamo bisogno in queste settimane terribile. Grazie al vescovo, alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni.”

Così ha inizio il toccante discorso di Gino nella Basilica di Santa Giustina a Padova, durante la funzione presieduta dal vescovo monsignore Claudio Cipolla. “Giulia era come l’avete conosciuta, allegra e felice, una giovane donna, mai sazia di imparare.” Ha continuato. “Dopo la perdita della mamma ha abbracciato la famiglia, lei si è guadagnata anche il titolo di mamma. Era già una combattente, tenace nei momenti di difficoltà e il suo spirito indomito ha ispirato.”

Poi Gino si concentra sulle responsabilità educative che devono riguardare i giovani di oggi. “Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti. Mi rivolgo prima agli uomini: parliamo agli altri maschi, per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere. Non giriamo la testa di fronte a determinati gesti, anche i più lievi. Insegniamo ai nostri figli ad accettare anche le sconfitte, facciamo in modo che tutti rispettino la sacralità dell’altro.”

“Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci priva del contatto dell’altro: è importante la connessione umana autentica, perché questa mancanza può portare a decisione tragiche. I giovani devono imparare a comunicare. La scuola ha un ruolo fondamentale. Bisogna investire in programmi educativi per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza”

Concludendo, Gino Cecchettin rivolge un pensiero, di nuovo, alla sua Giulia. “Io ti amo tanto, e anche Elena e Davide ti adorano, Io non so pregare, ma so sperare. Voglio sperare insieme a te a alla mamma, e a tutti voi qui presenti, che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite, e un giorno possa germogliare, e produca il suo frutto di amore, di perdono, e di pace. Addio Giulia, amore mio. Grazie per questi 22 anni.”

Il discorso di Gino Cecchettin è stato accolto, alla sua conclusione, da un lungo e commovente applauso. Così profondo da parte di tutti che, si spera, Giulia possa averlo sentito chiaramente.

Continua a leggere su Chronist.it