Le parole del Capo dello Stato: “La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti”

Oggi, 25 novembre, come ogni anno, si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto mandare un messaggio a tutta la nazione.
“Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio. Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c’è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini“.

Mattarella contro la violenza sulle donne: “Abbiamo bisogno del lavoro delle istituzioni”

“Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza” – ha aggiunto il Capo dello Stato. Il riferimento è alla rabbia generata in seguito all’omicidio della 22enne Giulia Cecchettin.
Il Presidente della Repubblica ha poi ha lanciato un messaggio alle istituzioni. “Abbiamo bisogno del lavoro delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola, della cultura, del contributo di ciascuno, per sradicare un fenomeno che tradisce il patto su cui si fonda la nostra stessa idea di comunità” – ha proseguito Mattarella.
“Siamo lontani dal radicamento di quel profondo cambiamento culturale che la nostra Carta costituzionale indica. Un percorso in cui le donne e gli uomini si incontrano per costruire insieme una umanità migliore, nella differenza e nella solidarietà, consapevoli che non può esserci amore senza rispetto, senza l’accettazione dell’altrui libertà” – ha continuato.
La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti” – ha concluso il Presidente Mattarella.

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