Dopo anni di astio, Totti e Spalletti si ritrovano presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: ecco come è andata
“Ci eravamo tanto odiati”, verrebbe da dire: Luciano Spalletti incontra Francesco Totti all’ospedale pediatrico di Roma. I dissapori tra i due non sono mai stati esternati a dovere, ma non è un mistero che la seconda esperienza dell’attuale ct azzurro a Roma non fu delle migliori. Soprattutto, fu un disastro dal punto di vista dei rapporti con il cosiddetto “ottavo re di Roma”. Già, perché Luciano è rimasto un allenatore straordinario, dove a Roma ha saputo esprimersi al meglio e lanciarsi, diventando chi è oggi, ma al tempo era odiatissimo dai tifosi. Nonostante il tanto bene fatto. La storia con Francesco non lo vedeva vincente, malgrado i risultati sul campo.
I tifosi erano con Totti e il Pupone, neanche a dirlo. Lui, che pur giocando per soli 5 minuti, il massimo che gli concedeva Lucianone, riusciva a ribaltare le partite sulla soglia dei 40 anni. In 5 minuti! Roba da scriverci libri, farci film, ancora ed ancora. “Dalla parte del cuore si fa l’abbraccio”, dice Luciano prima di stringere a sé il suo ex capitano. Che dire: immagini belle, toccanti, le migliori possibili che mettono a tacere tutte le malelingue sul rapporto tra i due. Ma quanta attesa e quante stilettate si sono lanciati negli anni. Dalle esternazioni del coach, dietro alle quali si celava un atteggiamento eccessivamente zelante nei confronti delle volontà del capitano (poi mai rispettate all’atto pratico), alle provocazioni, come nei regali singolari riservati al suo numero 10 per le feste di compleanno. Spalletti è un mentalista, con il quale non è facile venire a capo. Può dirti una cosa per pungere con l’intento, in realtà, di riferirtene un’altra.
Ben più genuino e spontaneo il capitano, che tale resterà per i suoi tifosi giallorossi, non si è più “matchato” bene con il coach, tanto che Ilary dovette intervenire per prendere le parti del suo uomo, allora. Un uomo frustrato, disperato, che non voleva proprio saperne di mollare il calcio giocato. Chi aveva ragione? Ovviamente Spalletti, ma quando Totti scendeva in campo, se la riprendeva con gli interessi.
L’incontro

Ad ogni modo, il passato è passato, e che resti tale. Il campo è una cosa, l’umanità un’altra. Chiaramente Spalletti ha avuto a che fare con molti più ragazzi che non Totti con gli allenatori, che vuol dire, nel caso del coach, più facilità nel lasciarsi alle spalle l’astio. Infatti, al momento dell’abbraccio, Totti ride da gran signore, ma il linguaggio del corpo è quello di chi ancora non si fida pienamente. L’incontro è avvenuto presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme ad una delegazione della Nazionale che oggi Lucianone guida e che cerca di portare al prossimo Europeo. Come vediamo dalle immagini, Totti è arrivato in scooter, era praticamente irriconoscibile.
Lo scorso lunedì, in previsione dell’appuntamento di oggi, Spalletti diceva:
“Già quando ero a Roma avevo avuto la possibilità di andare a condividere qualche momento di felicità con questi bambini, per cui ora che ci debbo tornare sono felice. Visto che poi c’era da fare questo incontro con Totti era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato uno sempre molto sensibile per queste situazioni. Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l’ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia”