La vita privata di Barbara Alberti è un libro aperto, per quanto riguarda i fatti, ma guai a chiederle di fare i nomi: l’innamoramento per un uomo gay, il tradimento, i figli
Un Barbara Alberti a tutto tondo quella che è stata intervistata dal Corriere della Sera: ha parlato di amore per il marito, il sesso da anziani, dei figli e della carriera in televisione. Con Amedeo Pagani ha condiviso sessant’anni d’amore, interrotto solo da una parentesi di dieci anni, “ci eravamo lasciati”. Tuttavia, “resistono altre cose più grandi dell’amore, come il piacere di stare insieme”. La rottura era il risultato di un tradimento di Barbara: “L’ho tradito”, non dice con chi. Sa cosa vuol dire tradire la fiducia di qualcuno, perché lo ha subito lei in prima persona, da più giovane: “Sì, tanto tempo fa, da un mio ex. È andata che una sera lui mi dice che va a giocare a carte a casa di Lina Wertmüller – la nota regista e sceneggiatrice morta due anni fa (ndr) -, ma io chiamo Lina e di lui manco l’ombra. L’ho messo gentilmente alla porta. Le corna mi fanno diventare matta”.
“Sesso a 80 anni? Lasciateci in pace!”
Estendendo il concetto dell’amore, ha sempre desiderato di perdere la testa per una donna: “Il fatto è che l’amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia”. Omertosa sulle proprie relazioni private, la Alberti, ancora una volta, dice il fatto ma non fa nomi. Si innamorò di un bellissimo ragazzo omosessuale: “Sì, ma non dirò altro, nemmeno sotto tortura”. A 80 anni l’amore si interpreta in modo differente, ma non svanisce: “Si sta insieme perché si scopre che insieme si sta bene. È presenza fisica, è condivisione di programmi, è cose da fare, è disincanto”. Ci si affaccia con la realtà, si scopre il senso dell’esistenza.
Ma, all’atto pratico, guai a parlare di sesso a questa età per Barbara Alberti. “Ridicolo. Ma che senso ha spingere affinché si faccia sesso da vecchi?”, la domanda retorica. “Lo fanno solo perché hanno capito che noi vecchi abbiamo i mezzi per consumare e allora incentivano l’eros”. Poi esclama: “Lasciateci in pace”. I figli “sono arrivati tutti e due nei periodi di tempo in cui io prendevo la pillola, vatti a fidare degli anticoncezionali”. Parla di Samuela e Malcom: “Siamo stati due genitori matti. Giravamo il mondo, la prima è venuta sempre con noi, il secondo è rimasto più a casa. Bambinaie e camerieri, ma erano altri tempi”. A breve la rivedremo su Rai3, tra i co-conduttori di Rebus: “La televisione, se fatta bene, mi piace e fa per me”.