In pista Biaggi e Rossi erano due leggende italiane che si scontravano a suon di competizione creata anche dai giornalisti: oggi i rapporti tra i due non sono migliorati

Max Biaggi e Valentino Rossi in pista: che tempi e che ricordi. Una rivalità accesa tra due campioni italiani, due orgogli nostrani. Non sono mai andati d’accordo, Max sulle sue, discreto e riservato, Vale pensava solo a correre, nonostante un carattere più espansivo. Max ha parlato al Corriere della Sera, bello come sempre, come se non fosse passato neanche un mese da quei giorni in pista. “Abbiamo rapporti normali, ci salutiamo”, specifica sul connazionale. Almeno questo, sia mai. Tuttavia, “non si può parlare di amici, non si è mai fatto nulla per crearla”. Sembra quasi una frecciatina all’ex collega, nonostante in molti sostengano che sia Max il più freddo tra i due.

“Ricordo quando feci un grave incidente, fui ricoverato a lungo in ospedale”. Allora in molti fecero sentire la propria vicinanza, arrivarono “messaggi e telefonate da tutti”. Tutti sì, esatto, tranne uno: “Da lui niente”. Ad ogni modo, “nessun rammarico, per carità”. A dimostrazione che non vuole polemiche, ma se c’è da dire, dice. Al tempo teneva banco la sua relazione con Anna Falchi, dalla quale si lasciò e dopo la cui rottura regalò una prestazione meravigliosa in pista, dimostrando ancora una volta che, a differenza del collega, sulla due ruote aveva bisogno di accendersi, di infiammarsi, la monotonia lo spegneva. Anna lo fece arrabbiare quando si innamorò di un attore con il quale collaborava sul set. Oggi sono ricordi, è residente nel principato di Monaco e gode della massima felicità.

La famiglia: “Viviamo nel giro di 500 metri di distanza”

“Una scelta fatta 34 anni fa, lì sono nati i miei figli, Ines Angelica 14 anni, e Leon Alexander 13 anni tra un mese, naturalmente ci vive anche la mia ex compagna Eleonora Pedron, la mamma dei miei figli: siamo sereni, stiamo bene”. Tutti vivono “nel giro di cinquecento metri di distanza”, non ha mai pensato “di togliere loro quello che sono riuscito a dargli”, nonostante la rottura dalla loro madre. E proprio su Eleonora Pedron si pone il focus del Corriere: “Ines lo ha scelto Eleonora – parlando dei nomi dei ragazzi -, mi piace molto. Leon ha una motivazione sportiva: lottavo per il titolo mondiale contro Leon Haslam e mi sono detto: se riesco a batterlo chiamerò mio figlio col suo nome, così è stato”.

E poi Haslam ha chiamato sui figlio proprio Max, “come me”. Oggi è un papà “più rigido”, in grado di dire “dei no”, senza però esagerare, anche perché sono negazioni costruttive, “per insegnare che nella vita ci vuole il sacrificio”. L’ex pilota: “Un’età delicata quella dell’adolescenza. Gli stiamo vicini, io magari con maggiore apprensione, se si concedono qualche uscita serale, una pizza con gli amici, voglio sapere dove sono, ma alle 10 a casa, mi raccomando. E quando rientrano mi chiamano”.

L’amore

Max non sta più con Eleonora Pedron, non rimpiange il passato, “sto bene così”, perché quella di essere un papà single è una scelta personale. “Sto bene così. Le regalo una perla della mia vita… Sto da solo per scelta, il 50 per cento del mio cuore è dedicato a Eleonora, la mia ex compagna, la mamma dei miei figli. La parte più bella, dal punto di vista sentimentale, l’ho già vissuta”. Pensiero romantico, un po’ limitante. Proseguendo: “Non credo che avrò più un altro amore che potrà regalarmi le stesse emozioni. Eleonora ha un altro compagno, ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo, viviamo bene”. Non si tratta di un voto di castità, o particolari promesse dopo le delusioni sentimentali. Niente di tutto ciò, lo specifica: “Ho le mie frequentazioni, però ora davanti a me c’è un focus preciso: l’amore per i miei figli e la loro crescita. Se in futuro avrò esigenze diverse, le affronterò”. Dopo il ritiro, Max ha rischiato la vita in un incidente in moto: questa è una passione che non ha trasmesso ai suoi figli.

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