Continua a far discutere la decisione dei giudici di concedere a Dimitri Fricano i domiciliari, poiché ritenuto non in grado di sopportare le condizioni carcerarie. Il ragazzo nel 2017, a San Teodoro, in Sardegna, uccise in modo efferato la sua fidanzata Erika Preti con 57 coltellate. Intanto, intercettato in un paesino in provincia di Biella dai microfoni di “Pomeriggio 5”, il killer ha rilasciato delle dichiarazioni.
“Sono uscito di testa, sono diventato 200 kg”, ha dichiarato Dimitri Fricano dai domiciliari
A Dimitri Fricano è stato concesso di potersi curare ai domiciliari per via di problemi di obesità di cui lui stesso ha parlato. “Avrei voluto morire io al posto di Erika. Io non vivo più da quel giorno. Quel giorno sono uscito di testa. Vivevo per lei. Vivo su una sedia a rotelle, posso morire in ogni momento, sono a rischio della mia vita continuamente. Sono uscito di testa, sono diventato 200 kg”. A tal proposito anche il padre del ragazzo, riferendosi al delitto lo ha considerato una tragedia più che un brutale omicidio: “È stata una tragedia. Era uscito di testa e quando uno esce di testa c’è poco da fare. Non è stato un femminicidio, è stata una lite tra ragazzi”.
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Le parole dei genitori della vittima
Sconcertati e sdegnati dalle parole di Dimitri Fricano, a cui sono stati concessi i domiciliari, i genitori di Erika Preti hanno replicato: “È vergognoso che un assassino, condannato a 30 anni, possa andare a casa perché obeso. Non posso pensare ora di poterlo incontrare per strada o dal medico. Quell’uomo deve tornare in carcere, quello è il suo unico posto”.