Andrea Piazzolla, ex assistente di Gina Lollobrigida, è stato condannato a 3 anni di reclusione per circonvenzione d’incapaci. A stabilirlo è stato il tribunale di Roma, secondo cui l’uomo ha sottratto beni dal patrimonio della donna per circa 10 milioni di euro, tra il 2013 e il 2018.

“Era un bravo factotum, ma lei si era convinta che fosse insostituibile”

Secondo l’accusa, l’uomo aveva convinto l’ex stella del cinema, scomparsa lo scorso 16 gennaio, di essere insostituibile, riuscendo così ad accedere all’ingente quantità di beni posseduti dalla donna. “Era un bravo factotum, ma lei si era convinta che fosse insostituibile. Era diventato un rapporto di squilibrio a cui si è aggiunto il totale isolamento attorno alla donna”, ha dichiarato l’accusa, che aveva chiesto una condanna a 7 anni e mezzo di carcere. Il giudice di piazzale Clodio, invece, ha condannato Andrea Piazzolla a 3 anni di carcere, oltre al sequestro di beni per mezzo milione di euro.

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Le parole di Andrea Piazzolla prima della condanna

Prima della condanna, tra l’altro, Andrea Piazzolla aveva dichiarato: “Credo di essere stato l’unico che si è preso cura di lei con amore e continuo a farlo. Non ho mai visto nessuno a Subiaco il figlio, il nipote o il presunto marito”. Milko Skofic, figlio di Lollobrigida, invece, ha commentato con soddisfazione l’esito della sentenza. “È comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non potuto stare accanto a mia madre”. Adesso c’è da capire cosa ne resta dell’eredità della Bersagliera, la cui attrice aveva anche cinque pastori tedeschi che cercano padrone.

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