Natalia Paragoni è una ex corteggiatrice di Uomini e Donne che in queste ore ha fatto tanto rumore a causa di un video sfogo pubblicato su Instagram, dove ha raccontato il disagio affrontato sul volo Ryanair diretto a Madrid. Era insieme alla piccola Ginevra, sua figlia: Natalia si è vista costretta a pagare un extra per aver sforato di ben tre chili il peso della sua valigia, poi si è lamentata di aver ricevuto un posto stretto e scomodo per la piccolina.

“Per tutte le mamme e tutti i papà vi voglio raccontare la mia brutta esperienza di oggi – ha esordito in un totale di oltre 8 minuti di stories -. Da quando è nata Ginevra è l’ottavo volo che prendiamo quindi un po’ di esperienza la teniamo. Prima di Madrid abbiamo sempre preso i biglietti ITA Airways e ci siamo sempre trovati benissimo. Per andare a Madrid abbiamo preso invece Ryanair”. Terminate le premesse, si va dritti al punto: “Io ho pagato il bagaglio in stiva da venti chili ma quando siamo arrivati in aereoporto, avendo sforato di tre chili, ci hanno fatto pagare di più. Ma volete sapere? Mi hanno fatto pagare uguale al bagaglio di venti chili. A questo punto facevo prima a prendere due bagagli da venti chili”.

Quindi: “Quando sono arrivata sull’aereo Ginevra era nel marsupio e avevamo i posti centrali e quelli più larghi. Ma per nuova normativa ‘non si può stare con i bambini in quella zona’. Ok, quindi ho pensato: “Mi sposteranno in un posto largo perché ho pagato per quello”. Ma nulla. Posto normale, bella stretta. Io non riuscivo neanche a prendere le cose dallo zaino. Avevo Ginevra nel marsupio ma l’hostess mi ha anche detto che la bambina doveva uscire dal marsupio e stare nella giusta posizione. Ginevra giustamente ha sclerato perché stava dormendo, ci mancherebbe”.

Il volo di ritorno “è stato peggio”, sentenzia l’ex volto di Uomini e Donne. “Avevo mia cognata al mio fianco, per fortuna perché viaggiare da soli con Ryanair non è possibile. Al ritorno Ginevra giustamente voleva il latte. Io me ne porto sempre una bottiglietta sull’aereo però non posso usare lo scaldabiberon portatile. E quindi ho chiamato l’hostess chiedendo il suo aiuto ma lei dopo quindici minuti non tornava. Alla fine, come è arrivato il latte? Freddo. Mi hanno detto che non erano attrezzati per riscaldare il latte ai bambini. Io ho pagato un biglietto per un neonato e voi non avete qualcosa per riscaldare il latte? Per come ci hanno trattato è stata brutta la cosa. Ryanair? Cafoni, maleducati”.

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