5 mesi senza sapere che fine ha fatto la piccola Kata, la bimba scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze. Le indagini sono giunte a un punto morto, e la bimba sembra essersi volatilizzata nel nulla. Probabilmente proprio tale situazione, ingestibile, a maggior ragione per un familiare, ha portato la mamma della piccola Kata a tentare il suicidio, ingerendo della candeggina.

Il messaggio della mamma di Kata, prima di tentare il suicidio

I fatti sono avvenuti proprio ieri, 10 novembre, a 5 mesi esatti dalla sparizione della bimba. La donna poco prima aveva scritto sui social l’ennesimo pensiero per la figlia: “Ogni giorno chiedo a Dio che si prenda cura di te, ovunque tu sia. Perdonami per non esser stata attenta in quel momento”. Poi, pervasa dalla disperazione ha ingerito della candeggina. Solo l’intervento tempestivo dei soccorsi ha evitato che il tentato suicidio della mamma di Kata diventasse una tragedia. La donna, infatti, condotta in codice rosso all’ospedale più vicino ha avuto salva la vita.

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L’appello di Katherine a Papa Francesco

Katherine, la mamma di Kata, che ieri ha tentato il suicidio, qualche giorno fa aveva fatto un appello anche a Papa Francesco, chiedendogli di aiutala a ritrovare sua figlia. “Lui è il capo della Chiesa e la sua voce può entrare in tutte le case”. Intanto le forze dell’ordine continuano a indagare e solo pochi giorni fa l’ennesimo sopralluogo nell’ex Hotel Astor si è concluso con un nulla di fatto. La Procura, invece, ha ascoltato in videoconferenza dal Perù 14 persone ritenute informate sui fatti. Tuttavia, anche tali audizioni non hanno fornito elementi utili al prosieguo delle indagini.

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