Si tratta della 3/2012 chiama ‘Salva suicidi’, grazie alla quale i legali dell’uomo hanno chiesto e ottenuto l’annullamento delle morosità

80mila euro di debiti accumulati per mantenere la famiglia. Ma il tribunale gliene ha cancellati 60mila. Il beneficiario della sentenza è un uomo di quarant’anni proveniente da Bedizzole, Brescia, che lavora come commesso con uno stipendio di circa 1.500 euro al mese. L’uomo ha la responsabilità di tre figli minori, e recentemente ha affrontato una serie di spese che lo hanno condotto in una situazione finanziaria difficile.

I suoi debiti sono iniziati con l’acquisto di un’auto economica, seguiti da quelli contratti per acquistare mobili ed elettrodomestici per la casa. Queste spese si sono aggiunte alle spese quotidiane e alle bollette, portando il suo debito a livelli insostenibili. In un tentativo disperato di gestire la situazione, ha anche preso in prestito denaro attraverso finanziamenti, ma questa scelta ha solo aggravato la sua situazione finanziaria.

Accumula 80mila euro di debiti per i figli, il tribunale applica la ‘Salva suicidi’ e cancella tutto

Per cercare una soluzione, l’uomo si è rivolto a uno studio legale a Brescia, il quale, dopo aver esaminato la sua situazione, ha fatto riferimento alla legge 3/2012, conosciuta come la ‘salva suicidi’. Questa legge consente l’annullamento dei debiti in situazioni particolarmente gravi. L’uomo aveva precedentemente rischiato lo sfratto nel 2018, rischiando di perdere la sua casa.

I giudici hanno deciso di cancellare sessantamila euro dei suoi debiti, poiché aveva già versato 16.800 euro nel corso di quattro anni, un importo che riusciva a pagare senza mettere a repentaglio il sostentamento della sua famiglia. Con questa esdebitazione, il 40enne avrà la possibilità di ricominciare a vivere senza il peso schiacciante dei debiti e a estinguere quello che resta.

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