La dolorosa scoperta nel momento in cui le è arrivata a casa una multa salata per mancanza di biglietto del bus
Al momento della consegna a casa di una ingiunzione di pagamento multa per mancanza di biglietto del bus, le è sembrato un normalissimo errore. Visto che sull’autobus non era mai salita. Ma dietro tutta la faccenda c’era il gesto di una sua amica che, fermata sul mezzo priva del regolare biglietto, aveva fornito al controllore nome e indirizzo di residenza della “vittima”.
Protagoniste della vicenda sono una 20enne della provincia di Reggio Emilia e una sua amica 16enne che ha dato le generalità false. Il fatto risale allo scorso anno ma è venuto alla luce solo il mese scorso per via della multa da 200 euro da parte della società Seta arrivata a casa della 20enne.
Secondo l’atto a lei consegnato, la ragazza sarebbe salita su un bus locale sprovvista dell’apposito biglietto. Dopo l’iniziale sorpresa e la convinzione che fosse un errore, visto che sul mezzo non ci era mai salita, la 20enne ha notato qualcosa che non andava sul documento. I dati erano i suoi ma la foto scattata dal controllore era dell’amica 16enne.
Così, indispettita dal gesto sconsiderato della minorenne di sua conoscenza, la ragazza si è recata al comando dei carabinieri e ha sporto denuncia contro ignoti. E le successive indagini hanno portato alla denuncia della 16enne alla Procura presso il Tribunale per i minori di Bologna con l’accusa di sostituzione di persona.