Ma questa storia del gatto di Nino Frassica, come è finita? Purtroppo, non è ancora terminata. Non solo: le cose sembrano complicarsi e non solo per il povero felino, anche per le persone accusate dallo stesso comico. Più volte sui social ha espresso pensieri negativi nei confronti delle persone accusate, sostenendo che si tratta di vicini che non amavano il gatto e che potrebbero essere responsabili della sparizione. Una stoccata che porta con sé conseguenze serie, perché ora potrebbero innescarsi procedimenti penali e il plurale non è usato a caso. L’episodio è avvenuto a Spoleto, dove questi vicini avrebbero compiuto la malefatta secondo l’attore, che era in zona per girare le scene della fiction Rai di Don Matteo. Stette lì per un mese.

Il piccolo “Hiro” è “trattenuto in un’abitazione di Piazza Campello”, sostiene Frassica sui social. Nino ha raddoppiato la taglia su chi trova il suo cucciolino: da 5mila euro di partenza, si è arrivati a 10mila. Non solo Nino, anche la moglie Barbara Exignotis e la figlia Valentina sostengono che la coppia di anziani abbia rapito il gatto. Le persone accusate dall’attore negano fermamente.

“Siamo sotto assedio”

Gli anziani citati del comico hanno confidato alle persone a loro più vicine di essere in estrema difficoltà perché si sentono “sotto assedio”. E non è stato un caso isolato il commento di Nino: oggi, con i social, ci vuole davvero poco perché si scateni una guerra online. Questo ha comportato la reazione degli internauti, con commenti violenti e offensivi. Alcuni hanno minacciato di raggiungere Spoleto “per sfondare il portone”. In zona si sono presentati diversi curiosi che non fanno altro che preoccupare ulteriormente la famiglia, sotto riflettori indesiderati.

Le prove dei Frassica

Nino e famiglia sostengono che in casa dei sospettati sia stato trovato un ciuffo di peli “riconducibile a Hiro”. Chissà se è solo suggestione o no, ma sembrerebbero sicuri che dietro alla sparizione ci sia lo zampino dei due vicini di casa. Entrambi gli anziani erano stati a casa Frassica, quasi per allontanare ogni sospetto. Ma il tentativo di tendere loro una mano si è rivelato un buco nell’acqua, perché Nino si è solo convinto ancora di più della loro malafede.

Il desiderio immenso di ritrovare il felino può indurre ad errori di valutazione, anche perché i due anziani hanno un paio di gatti, circostanza che conferma come loro non odino gli animali e che quei peli rinvenuti nell’appartamento potrebbero non appartenere a quelli del Sacro di Birmania, scomparso ormai il 26 settembre scorso, oltre un mese fa.

La denuncia

Adesso la famiglia accusata ha deciso di muoversi in maniera formale per denunciare i Frassica: “La situazione è surreale: i miei assistiti hanno paura ad uscire da casa”, ha detto l’avvocato Fabrizio Gentili, vicino alla vicenda da oltre un mese, quindi da quando si è verificata la sparizione, più o meno. Invettive e presunti episodi di inciviltà sarebbero stati segnalati dopo l’accusa diretta della moglie dell’attore. Gentili aggiunge: “Eppure, anche in quell’occasione i miei assistiti erano stati disponibili e collaborativi, assecondando anche la volontà della signora Frassica di verificare che il gatto non fosse nel freezer”.

Dopo le accuse alla prima famiglia, la signora Exignotis si è scusata sui social, sostenendo di essere vittima di un periodo di grande stress e al centro di discussioni accese in famiglia, con lo stesso Nino e la figlia, proprio per il gatto. “Continui litigi – ha detto – Partiranno querele”. Cosa che fino a questo momento non era stata presa in considerazione, “meglio i social”, sembrava il suo messaggio. Come andrà a finire? Al momento anche Nino Frassica risulta indagato per le ipotesi di reato di stalking, diffamazione aggravata e istigazione a delinquere.

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