Aveva il desiderio di naufragare su un’isola deserta e vivere un’esperienza che lo stimolava da tanti anni: ci avrà ripensato? L’avventura di Steven

Ha scelto di vivere un’esperienza in stile Cast Away, il famosissimo film di Tom Hanks, in cui l’attore interpreta Chuck Noland, in quella che è una delle storie vere più incredibili e toccanti del cinema: Steven ha scelto di naufragare su un’isola deserta e ha condiviso il racconto dell’avventura, intervistato dal The Mirror. Steven Rambousek ha speso tanti soldi per vivere l’esperienza, poi ha scoperto che non è tutto oro ciò che luccica, e anche i più coraggiosi come lui si possono ricredere. Non che abbia cambiato idea sul proprio sogno, ma, come per ogni aspetto della vita, bisogna sapere accettare i pro e i contro. Ecco, diciamo che nella sua vorace curiosità ha tralasciato i secondi, a vantaggio dei primi.

L’esperienza

Ha scelto Docastaway, nome che richiama chiaramente il film sopra citato. Si tratta di una società che gestisce determinati viaggi, facendo vivere l’esperienza nuda e cruda a chi paga il servizio. Steven è rimasto bloccato in questa isola segreta situata a Padang, nel Sumatra occidentale: siamo in Indonesia. Il protagonista è un giovane tedesco che si è fatto caricare su un motoscafo, con il quale ha raggiunto l’isolotto. “Appena arrivato, mi sono seduto sulla sabbia e ho guardato gli innumerevoli paguri danzare. Il sole si scioglieva all’orizzonte in un radioso caleidoscopio ambrato. Per un breve momento, sembrava un vero paradiso”.

Insomma: con queste premesse risulta davvero difficile ipotizzare qualcosa di molto diverso da un bel lieto fine. Eppure…: “Guardando l’albero contro cui mi sono rannicchiato, però, ho avuto paura durante un temporale”. Primo aspetto che non aveva considerato. Non si tratta solo di maltempo. Lo spavento è sorto anche per altri motivi, dovuti ad esempio all’incombenza della notte e a tutto ciò che ne comporta in un luogo simile. Credeva di potersi abituare facilmente dopo le prime peripezie. Ma notte dopo notte, la situazione era sempre più tesa. Come raccontato nell’intervista, ha detto di essersi imbattuto in situazioni spiacevoli: versi di animali, rumori sospetti. Era senza una torcia, per rispettare in pieno le dinamiche e le difficoltà di una situazione simile.

“Granchi, pipistrelli, rumori strani”

“Granchi, pipistrelli”, sospetta di essersi imbattuto con qualsiasi tipo di essere vivente, che non è riuscito neanche a riconoscere, talmente era tutto buio di notte. Tuttavia, il bilancio finale non è assolutamente negativo. “Io disegno. Dipingo. Mi siedo. Aspetto. Mi mancano i miei cari, più che mai. Mi considero ragionevolmente in forma e amante della vita all’aria aperta, ma le persone nei programmi televisivi lo fanno per più di cento giorni, nei climi artici. Per loro nutro un rispetto folle”, ha concluso il giovane tedesco. Un’esperienza che forse non rifarebbe con la stessa convizione, ma che può avergli insegnato tantissimo.

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