Una lunga intervista rilasciata all’Adnkronos per parlare di tutto, e ne ha tante da dire Paolo Brosio, mettendo a nudo sé stesso e la carriera da giornalista, ma anche la vita privata, tra peccati e rendezione, la folgorazione della fede e, oggi, anche la netta volontà di metter su famiglia. Non si può far questo da soli, serve un partner da amare e con il quale costruire l’amore. Si va per gradi: “Ho avuto tutto, il mio lavoro è stata una linfa incredibile per vivere una vita straordinariamente intensa e piena di successi”. Il passato che riemerge, quindi non solo i bei ricordi. “Ho avuto una breve caduta: ero sommerso dal dolore ma la fede mi ha salvato la vita”.

Il triste ricordo della perdita della mamma

Di recente ha perso un punto di riferimento importante, la mamma: “Ho sofferto tanto”. Non era presente mentre la genitrice esalava l’ultimo respiro, ma è come se lo fosse stato. Raccontò lui stesso i dettagli delicati del momento: “Eravamo in videochiamata”. Oggi trova ancora la forza di parlarne: “Sono figlio unico ed ero legatissimo a mia mamma, avevo fatto anche tante cose con lei, anche in tv. E avendo perso anche mio padre è stata durissima. Mia madre è vissuta fino a 102 anni quindi questo per me è già una grazia incredibile. Siamo stati tanto insieme e gli ultimi anni mi sono dedicato tanto a lei. Vederla morire da una telecamerina su whatsapp è stata una sofferenza tremenda. Mi ha salvato la fede, se non avessi avuto la fede sarei stato spacciato. Vado a messa ogni giorno perché a me piace proprio, mi dà forza, mi piace ascoltare le omelie e sentire la parola di Dio”.

La fede

La fede è come sempre la sua ancora di salvezza e da quella trae forza e coraggio per andare avanti: “Il mio unico pensiero ormai è quello di aiutare gli altri – ha detto nella lunga intervista -. A Medjugorje ho messo in piedi un cantiere con venti operai che lavorano tutti i giorni, sto facendo un enorme pronto soccorso, il primo della storia di Medjugorje, che sarà aperto a tutte le etnie e religioni. Un segnale importante in questo momento in cui i venti di guerra attraversano tutto il mondo”. Un compito preciso: “Non devo essere distratto da altro – aggiunge -, devo portare 2 milioni di euro là, ora mi mancano ancora 490 mila euro per finire la parte sanitaria. Sarà un pronto soccorso di più di mille metri quadri, un 118, ambulanze h24 e le misericordie che sono associazioni di volontariato della protezione civile italiana che sono fior fior del professionismo. Grazie al sostegno di tanti donatori siamo arrivati al tetto, abbiamo già chiuso l’edificio”.

Il sogno d’amore

La vita cambia, è fatta di momenti e di passioni e sentimenti, che vanno e vengono. Oggi il suo sogno è uno ed uno soltanto: “Sogno una donna con cui fare famiglia”. Ma non si scompone più di tanto sul privato: “Non sono innamorato di nessuno, ho la testa solo per il mio pronto soccorso. Ma sogno ancora una donna con cui mettere su famiglia. L’unico rimpianto che ho, è di non aver avuto figli. Ho adottato una bimba di Medjugorje, adesso ha 14 anni e gioca nella Premier League del calcio bosniaco. Certo, se potessi avere una famiglia ora sarei felice”.

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