La testimonianza di Maurizio Carcò, ex impiegato a tempo indeterminato della multinazionale Electrolux, ha riscosso tanto clamore mediatico: ha 49 anni ed è padre di due bimbi, ma soprattutto, ha lasciato il posto fisso per fare il fornaio, il lavoro che lo appassiona da sempre. “Sembra impossibile, ma ho raggiunto la vera felicità”, ha detto a Repubblica. Maurizio ha spiegato che la sua storia si fonda sul principio del coraggio: una scelta che in passato mai avrebbe fatto e che oggi gli ha permesso di ritrovare il sorriso. Più soldi, più tempo e soprattutto più ‘spasso’ nel fare il proprio lavoro quotidiano. Anzi, ma quale quotidiano: “Non lavoro tutti i giorni, preferisco avere tanto tempo libero”.

Apre la sua attività per il tempo sufficiente nel quale riesce ad ottenere un compenso mensile che lo soddisfi, senza cercare di inseguire il guadagno. Nonostante questo, “guadagno più di prima, sui duemila euro”. Il segreto del suo lavoro non è solo la passione, ma l’organizzazione: non si spreca il cibo, “lavoro su prenotazione”. Nel forno dove lavora (e vive), a Limbiate, Brianza, produce pane impastato a mano, biologico e cotto a legna. Questa storia ricorda molto altre simili, come quella del lavoratore d’ufficio che ha abbandonato tutto per andare a vivere in barca a vela.

L’idea

Come detto, potrebbe guadagnare di più, “ma non mi servono più soldi”. Rimpianti per la scelta? “Mi piaceva quel lavoro, facevo il controllo qualità degli elettrodomestici. Avevo anche tutta una serie di benefit. Ma mi mancava qualcosa. Non mi sentivo abbastanza utile, non creavo nulla. Oggi invece creo con le mie mani, faccio un pane buono e che fa bene”. Questa decisione è arrivata da qualche anno, non è stata presa a cuor leggero, ma già nel 2015 era diretto verso un altro stile di vita. Infatti, proprio otto anni fa aveva deciso di imparare la professione iscrivendosi a corsi di panificazione.

Per il locale, ha riadattato un negozio sfitto lasciatogli dalla mamma. Investiti 25mila euro per i lavori, è partito con la sua attività. La scelta non è stata semplice anche per via dei suoi cari, che non gli consigliavano minimamente di abbandonare il posto fisso e tentavano di farlo desistere dal sogno, a fronte di un contratto del genere e per una multinazionale. Quel sogno era difficile da realizzare, richiedeva spese e tempo, oltre che l’immancabile fortuna. “Mia madre odia i forni, ma quando mi ha visto motivato, si è arresa”. Ha avuto ragione Maurizio.

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