A causa di un guasto alla batteria dell’auto, che non partiva, la signora incinta di 9 mesi non è riuscita ad evitare la contravvenzione dei vigili di Prato

Il pancione era evidente, solo i vigili non sono riusciti a notarlo o non hanno voluto farlo: una donna incinta al nono mese ha ricevuto una multa mentre la sua auto dava problemi, non partiva. Vi era un guasto alla batteria: una situazione che rende ancora più sconvolgente il provvedimento e la sanzione dei vigili di Prato, dove è avvenuto l’episodio lo scorso martedì. Nessuno ha voluto chiudere un occhio e il caso è diventato mediatico.

La ricostruzione

La donna aveva dimenticato che il martedì è il giorno della pulizia in strada nel suo quartiere di Prato, dove vive. Quindi è scesa in strada di corsa per spostare la sua auto, era insieme al marito ma ci teneva a farlo di persona essendo la proprietaria del mezzo. Era riuscita a fare in tempo a raggiungere il veicolo: tuttavia, si era appena resa conto che la macchina non voleva proprio saperne di partire. Dopo svariati tentativi, ha deciso di rivolgersi al suo elettrauto, che avrebbe dovuto raggiungerla sul posto. Nel frattempo le pulizie stradali procedevano e due vigilesse presenti al momento dei fatti non hanno potuto non fare la multa alla signora, secondo la loro testimonianza.

A ricostruire l’accaduto è il quotidiano La Nazione, al quale la suocera della donna incinta si è rivolta: insieme a loro c’era anche il marito della proprietaria dell’auto. Una volta giunto sul posto, l’elettrauto è riuscito a far ripartire il mezzo, ma ormai la contravvenzione era stata assegnata: “Non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri automobilisti”, è la giustificazione delle due ausiliarie del traffico. E poi avrebbero asserito che senza la contravvenzione alla donna, avrebbero “perso il lavoro”. Secondo la testimonianza a La Nazione, però, pare che le due vigilesse pressassero la donna a spostare il veicolo, senza rendersi conto del suo stato interessante.

La signora incinta ha denunciato l’accaduto spiegando di aver vissuto uno shock per il fatto che due donne non avessero avuto “nessun rispetto o compassione per un’altra donna, per di più incinta di nove mesi, con una pancia enorme e ben visibile”. La suocera: “Piangeva, era sconvolta. Mi chiedo se sia giusto trattare in questo modo una persona onesta, che non delinque e per di più nelle sue condizioni fisiche”.

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