Tirano un sospiro di sollievo tutti gli appassionati sportivi, compresi soprattutto i tifosi del Milan: Emil Roback sta bene, è riapparso in seguito a mezzo mese di ‘assenza ingiustificata’. Il 20enne è in prestito da marzo al Norrkoping, squadra appartenente al campionato svedese, dal quale si era negato per 15 giorni. Nessuno sapeva più niente del centravanti di origini svedesi, neanche la famiglia, preoccupatissima.
Grazie alle dichiarazioni di Tony Martinsson, figura cardine della società svedese, una volta che il caso è diventato di dominio internazionale, c’è stata la svolta sulla sparizione del calciatore: “L’ho incontrato oggi, quindi è tutto sotto controllo”, ha precisato in prima battuta, rassicurando familiari, amici e tifosi. Poi ci aspettavamo qualche parola in più, ma null’altro di un: “Non ne parleremo più”. Ha concluso in modo lapidario il direttore sportivo del club dell’IFK. Tuttavia, la proprietà del cartellino del professionista appartiene ai rossoneri del Milan, ai quali Roback dovrà dare spiegazioni prima che il caso davvero venga archiviato, come auspicato dal ds svedese.
La modalità del prestito è inusuale, perché di solito certi affari si consumano in estate o nella finestra di calciomercato invernale, che si apre e si chiude molto spesso nel mese di gennaio. Ma il campionato svedese si disputa in altre fasi dell’anno, quindi Roback è atteso a Milanello entro il prossimo mese, quando il campionato dell’Allsvenskan sarà concluso e quindi quando terminerà ufficialmente l’accordo di prestito in Svezia.
Dov’era Roback?
La società rossonera pretende delle risposte, delle quali sappiamo ben poco al momento, se non quanto ne sanno i media svedesi, che hanno sentito alcune fonti vicine al club. D’altronde non ci è stato detto molto sul caso della sparizione del centravanti, se non che le sue condizioni di salute sono buone e che è stato avvistato da una voce affermata e titolata per poter dare una notizia del genere, anche senza particolari prove. Perché effettivamente il direttore sportivo del club non ha aggiunto altri dettagli sul ritrovamento del pupillo di Zlatan Ibrahimovic, che si era speso in prima persona per il connazionale. I motivi dietro alla scomparsa sarebbero “sportivi”, come è trapelato da qualche fonte che ha confidato la notizia all’Expressen.