Finisce anzitempo la stagione di Nicolò Fagioli: il centrocampista della Juventus è stato squalificato per sette mesi e non potrà più mettere piede in campo fino alla fine dell’anno sportivo. Non è ancora ufficiale il provvedimento, ma solo clamorosi cambiamenti di fronte potrebbero modificare la sanzione in arrivo. L’accordo è stato dunque raggiunto: il patteggiamento è stato accettato da Chiné, il procuratore federale. Al calciatore verranno applicate altre pene collaterali e sarà uno dei testimonial per sensibilizzare le persone sul delicato tema della ludopatia.
Fagioli era iscritto nel registro degli indagati ed è stato uno dei primi nomi a spuntare fuori nell’inchiesta delle forze dell’ordine, che procede da oltre un anno e mezzo. Dopo l’autodenuncia di Nicolò e la richiesta di patteggiamento al Procuratore Federale, il centrocampista si è salvato la carriera: grazie a questo aspetto eviterà la squalifica originaria prevista di tre anni.
Fagioli si è confessato e ha spiegato il suo problema della ludopatia: Fabrizio Corona aveva ragione, ne parlava in tempi non sospetti. Anche se oggi l’ex fotoreporter potrebbe aver commesso un grave errore.
Il secondo errore di Fabrizio Corona: Azmoun possiede una scuderia di cavalli
Altro granchio per Corona: se il primo è solo ventilato (quello su Zalewski; per il quale la fonte si è ritirata, ma Fabrizio sostiene che si tratta solo di un dietrofront dettato dalla paura), questo sembrerebbe a tutti gli effetti un flop vero e proprio. Azmoun possiede una scuderia di oltre 50 cavalli e proprio due giorni fa ne aveva parlato pubblicamente, dicendo di volerla ampliare. Il video con il quale sarebbe stato immortalato in tribuna allo stadio Olimpico e durante una partita della sua Roma, sarebbe dunque un flop. Il calciatore controllava lecitamente le corse dei suoi cavalli, non c’è nessuna prova che abbia scommesso e molto probabilmente è vero che si trattava dell’intervallo della partita, tra fine primo tempo e inizio del secondo. Dunque, non c’era null’altro che distraeva l’attaccante dal seguire l’andamento della partita dei giallorossi.
Corona oggi aveva diffuso più video appartenenti ad un utente che si trovava in tribuna d’onore e immortalava l’attaccante iraniano preso a seguire le corse dei cavalli. Nel filmato veniva inquadrato lo stadio, a testimonianza del luogo in cui si trovava il calciatore. Non c’era molto altro da segnalare, non si vedevano i calciatori in campo per poter stabilire se il calciatore avesse messo in secondo piano gli affari della sua Roma rispetto ai propri, cosa che non comporterebbe tuttavia nessun problema e non collegherebbe minimamente il professionista dall’accusa mossa.
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