Dopo una settimana decisamente complicata passata nel letto dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, Fedez nella giornata di ieri, 7 settembre, ha lasciato la struttura sanitaria e finalmente è tornato a casa, in compagnia di Chiara Ferragni, dove ad aspettarlo c’erano i suoi 2 figli. Il 33enne però, intervistato, ha parlato del suo precario stato di forma, affermando che per via delle 2 ulcere che gli hanno causato un’emorragia interna, ha perso “la metà del sangue che avevo in corpo”. Tuttavia, il rapper non si è limitato a raccontare quanto avvenuto negli ultimi 7 giorni, ma a cuore aperto ha parlato del tumore al pancreas e della depressione contro cui lotta da tempo.

Il malore in casa, dopo aver messo al letto i figli

Fedez ha iniziato il racconto, partendo dal giorno in cui, in casa con i suoi figli, ha avuto un malore che lo ha costretto a chiamare i soccorsi. “Avevo già avuto cali di pressione, ne è arrivato uno più importante, e sono svenuto. Poi ho chiamato l’ambulanza. Ero bianchissimo, non che ora sia esattamente come Carlo Conti, ma insomma ero ancora più bianco di adesso. Ho passato la notte al pronto soccorso, e la mattina mi sono reso conto di avere la melena. In francese? Letteralmente cag**o sangue. Avevo l’emocromo a 7, anziché a 14. Così sono intervenuti d’urgenza, per fermare l’emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere. Ho dovuto anche fare due trasfusioni”.

Poi Fedez ha parlato della possibile correlazione tra l’intervento al pancreas subito a marzo 2022 e la creazione delle ulcere e dello stato di forte stress che gli ha causato più di un problema. “Può essere che là dove ci sono le cuciture effettuate durante quell’intervento si siano formate delle ulcere. Ma in verità ho avuto altri problemi di salute quest’estate. Molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant’Antonio, poi forti gastriti da stress. Insomma, un generale stato di salute molto debilitato dallo stress”.

Lo stress – ricorda il 33enne – è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante. Che poi, a pensarci bene, le malattie sono come la livella di Totò: non guardano in faccia a nessuno, e portano con sé ricadute anche sulla salute mentale che possono essere davvero importanti”.

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Fedez, la lotta al tumore e la depressione

Proprio il tumore al Pancreas contro cui ha dovuto lottare ha portato Fedez a fare uso di psicofarmaci. “Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui. Quando ho scoperto la malattia, ho cercato chi stesse vivendo la mia stessa situazione o comunque simile alla mia. Quando mi hanno diagnosticato il tumore al pancreas, non conoscevo nessuno che avesse il tumore al pancreas. Ho fatto come si fa in questi casi: sono andato su Google. E quello che ho letto è stata una sentenza di morte. Ora le cure sono ferme perché l’esame istiologico ha rivelato che non ci sono cellule cancerogene, ma ovviamente non esiste medicina sicura al cento per cento. Per esempio in termini di recidive”.

Forse anche per questo ho avuto una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale. Significa che arrivi completamente a perdere la lucidità. Dunque, per curarmi ho iniziato ad assumere degli psicofarmaci, che però talvolta non sono privi di effetti collaterali. Allora per curare gli effetti collaterali di un farmaco ti prescrivono un altro farmaco, e così via. A oggi sono seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta. Ho provato tantissime cose per star meglio, anche le stimolazioni transcraniche. Ovvero scosse elettromagnetiche al cervello che piacevoli non sono”.

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