Paul Pogba lo scorso 11 settembre, in occasione del match di Serie A tra Udinese e Juventus, in seguito a un controllo è risultato positivo al testosterone. Il calciatore francese aveva immediatamente chiesto le controanalisi effettuate su un campione B, nel laboratorio romano dell’Aqua Acetosa. Tuttavia, i risultati giunti oggi, 6 ottobre, hanno confermato la positività alla sostanza illecita.

Pogba avrebbe assunto il testosterone attraverso degli integratori

La conferma della positività al testosterone potrebbe costare a Pogba una lunga squalifica che di fatto potrebbe rovinargli definitivamente la carriera. Il 30enne calciatore, sorteggiato alla prima giornata di campionato per il controllo antidoping è risultato positivo al testosterone rinvenuto nelle urine. Oggi, inoltre, anche le controanalisi hanno trovato tracce della sostanza dopante. Secondo le informazioni a riguardo Pogba avrebbe assunto il testosterone ingenuamente, per via di alcuni integratori acquistati in America. La sostanza, infatti, sarebbe stata consigliata non dalla società Juventus, ma da un medico amico del calciatore.

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L’entità della squalifica e la decisione della Juventus

Allo stato attuale, Paul Pogba potrà essere ascoltato dalla procura antidoping: la speranza del calciatore è che la totale mancanza di dolo possa convincere i giudici ad alleggerirgli la pena. Il 30enne, infatti, rischia fino a 4 anni di stop. Qualora fosse questa l’entità della squalifica, Pogba potrebbe dire prematuramente addio alla sua carriera. Proprio in questi minuti, l’allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, si è detto dispiaciuto: “Non lo sapevo, aspettiamo quel che sarà il continuo, umanamente mi dispiace”. La società stessa, tra l’altro, dovrà correre ai ripari, infatti, il centrocampista francese grava sulle casse bianconere per 8 milioni di euro netti a stagione. Cifra che però, la Juve potrebbe sospendere in caso di condanna, vedendosi costretta a garantire al calciatore solo il minimo salariale. Tuttavia, nel caso in cui la squalifica risultasse superiore a 6 mesi, la Juventus potrebbe operare anche la rescissione del contratto.

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