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“La terapia è sbagliata”, e riduce il medico in fin di vita: grave l’immunologo Francesco Le Foche

Aggredito nel suo studio medico di via Po, a pochi passi da Villa Borghese a Roma: il medico immunologo Francesco Le Foche è stato ridotto in fin di vita da un paziente che lo ha accusato di aver sbagliato diagnosi e terapia. Si tratta di un dottore piuttosto noto nella Capitale e anche in televisione, avendo preso parte come ospite esperto di alcuni programmi per discutere in merito ai vaccini e all’emergenza sanitaria ai tempi del Covid-19. Quanto avvenuto oggi pomeriggio, venerdì 6 ottobre, è l’ennesima aggressione subita dal personale sanitario italiano. Il dottore ha 66 anni, ha riportato un trauma cranico facciale, frattura del setto nasale e del pavimento orbitario di sinistra. Dopo essere stato soccorso e trasportato in ospedale in ambulanza, è stato sottoposto a ricovero presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue condizioni sono gravi.

Il paziente è stato arrestato: si tratta di un uomo di 36 anni che soffre di problemi alla colonna vertebrale, aveva deciso di rivolgersi al medico di fiducia per migliorare la propria condizione. L’immunologo Le Foche gli avrebbe dato un’analisi “sbagliata”, a dire dell’aggressore, ora finito in manette. Secondo le ricostruzioni, prima dell’aggressione si sono sentite forti urla provenire dall’ufficio del medico, poi sono cominciate le percosse. Calci e pugni talmente da provocare gravissime ferite e traumi al medico. Dopo l’arrivo in ospedale di Le Foche, è stato lanciato l’allarme alle forze dell’ordine, che hanno fermato l’aggressore.

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