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Sposi scappano in Germania senza pagare il pranzo di nozze: “Ho dato metà acconto, salderò tutto”

Ricordate quella storia della coppia che è fuggita in Germania dopo aver consumato il pranzo di nozze al ristorante “La Rotonda”, di Boville Ernica? Ci sono degli sviluppi: la coppia ha parlato! Lo sposo, Moreno P., ha rotto il silenzio: si tratta di un uomo di 40 anni di Ferentino, che ha deciso di rivolgersi al proprio avvocato Antonio Ceccani. Il legale avrebbe rassicurato il titolare del locale in merito al saldo del conto da pagare. Moreno lo ha pagato attraverso un bonifico che sarebbe avvenuto quest’oggi intorno all’ora di pranzo, da quanto viene riferito, nonostante l’accordo fosse diverso in origine, almeno stando al racconto del ristorante. “Avrebbe dovuto saldare tutto mercoledì della settimana scorsa”.

Meglio tardi che mai, però, no? Dopo aver dato un acconto di 3.250 euro, lo sposo ha costretto il ristoratore ad un’attesa un po’ al cardiopalma sul saldo totale, avvenuto dopo il bonifico di altri 3.300 euro. Il legale dell’uomo spiega: “Il mio cliente mi ha spiegato che era tranquillo e non immaginava che il ristoratore pensasse ad un imbroglio. Perché in Ciociaria sono rimasti tutti i fratelli e le sorelle ma soprattutto perché ritiene che ci fosse un tacito accordo per pagare poco alla volta i circa 4mila euro ancora mancanti”.

Come era composto il conto

Il conto era così suddiviso: 90 euro a persona, 35 euro per i bambini, 650 euro per la musica e 400 euro per i fiori. Considerando 70 invitati e 11 bambini, il totale sarebbe venuto 7.735 euro, poi concordato a 7.700, ai quali si aggiungono 400 euro di mancia per i camerieri, già anticipata dal proprietario del locale. Saldo totale finale concordato: 8.100 euro. Il locale si era mosso per vie legali, ma oggi il titolare Enzo Fabrizi, per conto dell’avvocato Luigi Tozzi, fa sapere che se il bonifico avrà riscontro sul conto corrente indicato, e se coprirà “realmente la parte mancante”, la denuncia verrà ritirata.

La storia di Moreno P. e della compagnia 25enne polacca, Svenja: oggi vivono in Germania

Moreno ha sposato la compagna polacca 25enne Svenja, oggi la coppia convive in Germania, ma avevano scelto la Ciociaria per tornare nella terra d’origine per il grande evento. Da luglio, l’uomo risiederebbe ufficialmente nel comune di Ferentino e in quello di Boville, luogo del matrimonio. Pare però che alcuni problemi burocratici non abbiano permesso alla coppia di formalizzare il matrimonio con le pubblicazioni. Non sono avvenute neanche richieste di registrazione e il matrimonio sarebbe stato celebrato da un luterano tedesco. Si ventila dell’ipotesi di un matrimonio realizzato solo per “intascare i regali e poi fuggire”, come scrive il Messaggero.

L’uomo sarebbe andato un paio di volte in comune per chiedere la procedura di nozze, ma doveva essere residente in Italia o avere documenti del consolato italiano in Germania, tuttavia non è mai stato iscritto al registro Aire, cioè quello degli italiani residenti all’estero. Nonostante diverse beghe burocratiche, l’uomo è riuscito ad ottenere residenza e documento d’identità dopo aver presentato regolare contratto d’affitto, ma mancavano i documenti della compagna polacca. Per suo conto, non è mai stato presentato nulla. Nonostante questo, Moreno si è rivolto poi a Don Slawek, parroco di Sant’Antonio, sempre a Ferentino: “Ricordo che è venuto qui, come no, un paio di volte – racconta il sacerdote – Ma gli ho spiegato qual era la procedura e non l’ho più visto. C’era anche la compagna in un’occasione, mi chiesero pure come fare per celebrare le nozze in un luogo diverso dalla Chiesa, spiegai che per noi non era possibile e comunque mancavano sempre i documenti che avevo chiesto. Quando ho letto della vicenda ho capito subito”.

Dividendosi continuamente tra Francoforte e la Ciociaria, ormai quella italiana non era più davvero la terra di Moreno, nella quale sono rimasti in realtà pochissimi amici o parenti. Ha vinto comunque l’amore per le origini. Chissà se un giorno vorranno formalizzare il legame. Un’altra ipotesi meno “crudele” sarebbe quella del desiderio di una celebrazione con cerimonia laica in attesa di registrare nero su bianco, un giorno, questo matrimonio. Per ora, il titolare del locale è il più infelice di tutti: “Non è ancora arrivato nessun bonifico”.

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