Una scena definita “apocalittica” dal sindaco di Mestre. Poco prima delle ore 20 di oggi, martedì 3 ottobre, un pullman, con a bordo turisti, è precipitato dal cavalcavia ed è finito giù sulla ferrovia. Il mezzo ha preso fuoco, alcune vittime sono state trovate carbonizzate. Si contano 21 morti, c’è chi dice 22, le informazioni sono ancora poco chiare, si sa solo che il bilancio peggiora di aggiornamento in aggiornamento. Tra i morti, risulterebbero anche due bambini. Sul posto sono presenti decine di ambulanze. Ai morti si aggiungono almeno 15 feriti, fino a pochi minuti fa risultavano anche quattro dispersi.

Urla di paura dei presenti che hanno assistito alla scena, video che circolano in rete subito dopo lo schianto, ma cosa è potuto accadere in provincia di Vicenza per assistere ad una strage simile? Mentre si cercano di identificare tutte le vittime, per la maggior parte turisti diretti al campeggio “Hù” di Marghera, si parla dell’ipotesi di “malore alla guida” per il conducente. Secondo le prime ricostruzioni sul posto, gli agenti avrebbero compreso che il mezzo non andava a velocità sostenuta. Al contrario, stava affrontando curve pericolose e quindi l’andamento era piuttosto tranquillo. Inoltre, il mezzo era nuovo quindi scongiurate le ipotesi secondo cui l’incidente sarebbe potuto avvenire a causa di guasti tecnici o qualsiasi altra circostanza legata a qualche malfunzionamento dell’autobous.

La ricostruzione

Tragedia indicibile avvenuta poco prima delle ore 20 a Mestre: il bilancio peggiora di minuto in minuto. Un drammatico incidente è avvenuto nella serata di oggi, 3 ottobre a Mestre, in provincia di Venezia. Un autobus di linea pieno di passeggeri è precipitato dal cavalcavia Rizzardi e ha preso fuoco. Secondo le prime informazioni a riguardo sarebbero almeno 22 i morti e 15 i feriti.

La dinamica dell’incidente

Ci sono tanti morti, troppi”, le parole di un vigile del fuoco sottoshock. La zona è presidiata da forze dell’ordine e decine di mezzi dei vigili del fuoco. La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire: il bus sarebbe uscito di strada, sfondando il guard rail del cavalcavia precipitando nel vuoto per circa 30 metri.

Le parole della presidente del Consiglio

Riguardo all’incidente di Mestre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo cordoglio. “Esprimo il più profondo cordoglio mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro familiari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia”.

Aggiornamento:

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha descritto la scena come “apocalittica”, poi ha decretato il lutto cittadino. “Era un autobus pubblico, ma non era adibito a servizio pubblico locale. Il servizio era dedicato ai turisti che andavano in campeggio”.

Sul posto sono intervenute decine di ambulanze ed è stato fatto scattare il Piano di Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti, il PEIMAF, lanciato dalla Centrale Operativa del Suem118. Una strage avvenuta a pochi minuti dalle ore 20, le informazioni che giungono da Mestre sono tante e il bilancio peggiora di comunicazione in comunicazione. Alcune vittime sarebbero state recuperate carbonizzate. A bordo vi erano turisti che andavano in campeggio, come spiegato dal sindaco veneto a Rai2.

Continua a leggere su Chronist.it