L’uomo, ritrovato vivo e vegeto in Grecia, dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare
Si è finto morto per dieci anni, aveva inscenato il suo suicidio, lasciando anche un biglietto di addio, ma grazie alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto”, si è scoperto che in realtà stava benissimo: dunque, il 57enne Adamo Guerra dovrà presentarsi in tribunale.
L’uomo è chiamato a rispondere dell’accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per avere abbandonato il domicilio domestico, sottraendosi ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, facendo mancare i mezzi alla moglie Raffaella Borghi e alle due figlie.
Nel lontano 2013, Guerra lasciò moglie e figli in Romagna, a Lugo, facendo perdere le sue tracce.
Nel 2016 la moglie aveva scoperto che Guerra era vivo
Tuttavia, dalle indagini è emerso qualcosa di davvero sorprendente. Infatti, nel 2016, tre anni dopo il presunto suicidio di Guerra, la moglie presentò una denuncia ai carabinieri di Imola.
Dopo averlo a lungo cercato, Raffaella Borghi aveva denunciato suo marito.
Dunque, nel 2019 venne fissata la prima udienza che accertò l’irreperibilità del 57enne.
Sembra infatti che Guerra fosse stato fermato per un normale controllo e identificato: tuttavia, aveva riferito di non voler comunicare con i parenti in Italia. Il processo era stato quindi sospeso: nel febbraio del 2022, però, si scoprì che l’uomo aveva fatto richiesta all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero) per essere iscritto come cittadino italiano residente in Grecia.
La scoperta sarebbe avvenuta però nell’altro procedimento giudiziario intentato dalla moglie, un processo civile per la richiesta di divorzio.
La donna, in seguito al ritrovamento dell’uomo in Grecia, ha dichiarato di non essersi mai arresa all’idea che il marito fosse morto. “Avevo promesso alle bambine che, finché avessi campato, avrei cercato il loro papà” – ha detto Raffaella Borghi. “Dieci anni sono tanti, la testa è sempre lì perché hai sempre una speranza. Tutti parlano, tu li ascolti, ma hai anche le tue sensazioni. Anche i carabinieri e la psicologa mi dicevano di andare avanti, ma non credevo che un papà fosse in grado di andarsene e invece è successo”.
Il finto suicida a processo: la prima udienza a gennaio 2024
Così, nei giorni scorsi, il processo penale a carico di Adamo Guerra è ripreso con un’udienza davanti al giudice monocratico. Tuttavia, ha subito una nuova battuta d’arresto a causa di questioni procedurali legate alla incompatibilità del precedente avvocato d’ufficio dell’uomo.
Dunque, il processo nei confronti del finto suicida riprenderà il prossimo anno: la prima udienza è stata fissata a gennaio 2024. Nel frattempo, moglie e figlie dell’imputato hanno deciso di costituirsi parte civile.