“Con spirito libidinoso ha toccato il sedere, abbassando la mano lungo la gamba in modo lascivo”: è quanto si legge nella sentenza emessa dalla Prima Sezione del Tribunale Provinciale di Navarra. I fatti risalgono allo scorso 10 febbraio 2023, intorno all’orario di chiusura della discoteca di Pamplona, sulla pista Labrit. Siamo nel luogo di residenza della donna di 23 anni condannata: la ragazza, una sudamericana, ha accettato la sentenza. La giovane si è avvicinata alla vittima compiendo il gesto del palpeggiamento. Il giovane ha chiesto spiegazioni, mostrando disapprovazione.

Dal canto suo, la 23enne ha continuato a mantenere un atteggiamento provocatorio, restando accanto alla vittima e toccando nuovamente il suo lato B. A quel punto il ragazzo ha deciso di abbandonare il locale per recarsi dagli agenti della Polizia Municipale, rintracciati immediatamente, e denunciare l’accaduto. C’era una pattuglia che girava attorno al locale a quell’ora.

La condanna

Adesso la ragazza è condannata a sei mesi di reclusione, 18 di interdizione e due anni di libertà vigilita, oltre al pagamento di 300 euro al ragazzo che ha subito l’abuso, come risarcimento del danno morale cagionato. Applicata l’attenuante della tossicodipendenza alla responsabile dell’episodio, essendo influenzata da sostanze tossiche al momento dei fatti. La legge sulla garanzia globale della libertà sessuale, conosciuta come “sì significa sì”, impone il riconoscimento di aggressione sessuale per tutti gli episodi di comportamenti sessuali avvenuti senza il consenso.

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