Nel video pubblicato su TikTok il giovane cameriere di Modena si lamenta animatamente con il ristoratore che lo ha pagato 20 euro per sei ore di lavoro

Un giovane cameriere ha lavorato come cameriere in un ristorante nel centro di Modena ed è stato pagato, in nero, 20 euro per sei ore di lavoro. La lite è stata filmata di nascosto dal ragazzo con il suo smartphone e poi postata su TikTok totalizzando in poco tempo quasi 500.000 visualizzazioni.

Nel video si vede chiaramente il ragazzo, probabilmente di origine magrebine, che discute in modo molto animato con qualcuno fuoricampo. Ovvero il ristoratore. Il quale cerca di calmarlo dicendogli che il suo lavoro “era una prova”. Allorché il cameriere continua ad agitarsi mettendo in chiaro il proprio punto di vista. “Mi sfrutti, vuoi pagarmi venti euro per sei ore di lavoro. Tu accetteresti queste condizioni? Sono stanco morto e i soldi vuoi darmeli pure in nero”.

La conversazione continua a scaldarsi con il ragazzo che fa valere i propri diritti di lavoratore, sventolando la banconota da 20 euro ottenuta per le sei ore di lavoro. A un certo punto il gestore del locale intima al ragazzo di abbassare la voce e inizia a rilanciare l’offerta del pagamento proponendo 10 euro in più.

Il “rilancio” del ristoratore

“Ho fatto avanti e indietro e non sono andato a rubare. Il lavoro nero lo pagano minimo minimo otto euro all’ora”. Risponde il ragazzo alla proposta del ristoratore. Secondo il cameriere, infatti, la somma di pagamento per aver lavorato fino a mezzanotte sarebbe stata di 50 euro. Ed è solo dopo che il ragazzo minaccia di contattare i carabinieri che il ristoratore cede e gli consegna i 50 precedentemente pattuiti. Almeno secondo il giovane.

Prima di uscire dal locale il ragazzo continua ad accusare il gestore di lavoro di essere uno sfruttatore aggiungendo all’accusa un “italiano di me**a”. Facendo trasparire le chiare origini non italiche del giovane. Ciò che è stato più apprezzato del video e del comportamento del ragazzo è l’aver saputo mettere in luce e diffondere un problema all’ordine del giorno in Italia. Ovvero quello del lavoro sottopagato tra i giovani. Oltre che quello in nero.

Il lavoro sottopagato in Italia

E dicono che i giovani qua in Italia non vogliono lavorare“. Rivolgendosi alla camera dello smartphone una volta fuori dal locale. “Vergognatevi imprenditori italiani di merda.” Sputando a terra. “Poi vi chiedete perché i ragazzi spacciano o commettono reati. Lo fanno perché esistono persone come queste”.

E poi conclude. “Anche i clienti mi hanno trattato male e stavo per piangere, tant’è che una signora mi si è avvicinata e mi ha lasciato la mancia. Trovateci una soluzione: chi lavora deve essere tutelato. Cosa dovevo fare? Andare a spacciare? No, mi sono messo a lavorare in nero perché quello c’è. Neanche tre euro all’ora. Neanche in Africa si lavora così. Nemmeno in Africa fanno così schifo. Boh…l’Italia…”. E di nuovo con un altro sputo. Ancora più consistente.

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