Adamo Guerra nel luglio del 2013, 10 anni fa, lasciò un biglietto che non dava spazio a interpretazioni: “È il momento di farla finita”. L’uomo, separato e con 2 figli dopo d’allora scomparve nel nulla: ormai la sua famiglia si era arresa a quello che sembrava un fatto inequivocabile, Adamo si era suicidato. Tuttavia, in questi giorni, grazie alle indagini della trasmissione “Chi l’ha visto?”, è emersa la verità, Adamo Guerra non è morto, anzi è vivo e vegeto e si è trasferito in Grecia.
Il biglietto lasciato da Adamo Guerra e le successive indagini
L’uomo 10 anni fa, inscenò la sua morte, lasciando anche un biglietto d’addio ai genitori. “Ciao mamma e papà, non avrei mai voluto farvi del male, ma purtroppo è andata sempre male e adesso è arrivato il momento di farla finita. Cercherò di fare bene almeno quest’ultimo passo, per risparmiarvi almeno il dolore del funerale. Mi raccomando solo una cosa, la più importante: date una mano a Raffaella e alle bambine. Io non ci sono riuscito fino in fondo e restano ancora alcuni anni difficili”. Le indagini che seguirono la denuncia di sparizione fecero emergere un quadro ben chiaro, almeno all’apparenza. Adamo Guerra, aveva contratto degli ingenti debiti, la sua auto fu ritrovata nei presi del porto di Ancona, dove si presumeva che l’uomo si fosse imbarcato con un biglietto per Patrasso.
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La pratica di divorzio respinta e il successivo intervento di “Chi l’ha visto?”
“Credevo si fosse buttato giù dal traghetto”, ha rivelato la moglie Raffaella. Tuttavia, le prime avvisaglie che qualcosa non quadrasse nella storia del suicidio, la donna le ebbe quando provò a chiedere il divorzio. “L’avvocato mi ha chiamato dicendomi che mio marito non era uno scomparso, ma è vivo, ha fatto richiesta a febbraio 2022 all’Aire di essere un cittadino italiano residente in Grecia”. Il successivo intervento di “Chi l’ha visto?” ha infine confermato quanto l’avvocato aveva già scoperto: l’uomo è vivo e si è trasferito in Grecia.
Scossa dall’assurda scoperta, Raffaella ha dichiarato: “Vi ringrazio perché senza di voi non avrei avuto questa conferma. 10 anni sono tanti, la testa è sempre lì perché hai sempre una speranza. Quando ti chiamano che scompare una persona, si entra dentro un tunnel di cui non si vede la fine. Per me non è un uomo e non è un padre”.