Tre dipendenti sono risultati sieropositivi dopo essere stati attaccati dai rapinatori con aghi ipodermici infetti da Hiv

Sono sempre più frequenti le segnalazioni di attacchi in supermercati inglesi da parte di rapinatori che usano come armi aghi infetti con Hiv. È la scioccante realtà che sta vivendo la Gran Bretagna in questi giorni in cui si parla di una vera e propria ondata di violenza, in questo caso pericolosissima.

E si contano già le vittime, tre, che sono commessi di un supermercato della catena Iceland Foods. Tutti e tre risultati sieropositivi all’Hiv. Oltre agli aghi infetti i rapinatori userebbero anche armi da taglio, mazze e martelli.

A parlare con il Mail Online dell’aumento degli attacchi violenti al personale è Richard Walker, presidente esecutivo di Iceland Foods. “Ogni singola settimana ricevo una media di 12 segnalazioni di “gravi incidenti” in cui manager e altri colleghi sono stati attaccati nei nostri negozi, quasi sempre da rapinatori. I colleghi vengono schiaffeggiati, presi a pugni e minacciati con una serie di armi tra cui coltelli, martelli, armi da fuoco e aghi ipodermici.” Dichiara Walker. “Tre dei nostri commessi del negozio sono ora sieropositivi a causa di attacchi di aghi di diversi anni fa. Altri assalti hanno provocato lesioni che vanno da mascelle rotte a un crani fratturati.”

Situazione fuori controllo

Secondo Walker, infatti, la situazione è fuori controllo e merita una più attenta ed efficace pressione da parte della polizia. “Solleviamo la questione perché la sicurezza del nostro staff è molto importante. I fenomeni di taccheggio non sono più dei furti occasionali come un tempo, cominciano ad essere equiparabili al crimine organizzato. Vogliamo lavorare a stretto contatto con la polizia“.

L’idea che le vittime fossero infettate da aghi infetti con Hiv è stata a lungo considerata una leggenda urbana. Ma ora è più che una certezza. Lo attesta Paul Gerrard, dirigente della catena Co-Op Food. “Anche i dipendenti di Co-op sono stati minacciati con siringhe, mentre un altro è stato aggredito addirittura con una mazza medievale“, ha detto al MailOnline.

Oltre ai sopracitati dirigenti, a parlare è anche il CEO del marchio John Lewis, Sharon White che ha recentemente descritto il taccheggio in Gran Bretagna come una “epidemia“.

La risposta del governo

Il problema è arrivato fino ai piani alti del governo inglese e un portavoce del primo ministro Rishi Sunak ha rilasciato una dichiarazione. “Speriamo di vedere miglioramenti significativi nei prossimi giorni, specialmente nel modo in cui la polizia assicurerà i malviventi alla giustizia”.

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