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Marcell Jacobs: “Ho abbandonato mio figlio come mio papà fece con me, non sono un buon padre”

Campione in pista, corridore fantastico, l’uomo che ha permesso all’Italia di affacciarsi con il capo in un campo dove i nostri azzurri sono stati spesso spettatori e niente più. Ha cambiato questo sport per noi, se vogliamo: si chiama Marcell Jacobs, per chi non lo conoscesse, si tratta dell’italiano più veloce al mondo sui 100 metri. Due anni fa ci aveva fatto arrivare sul tetto del mondo a Tokyo. Acqua passata ormai, altre sfide, e molto rognose, attendono la sua carriera. Intanto proprio oggi si è esibito a Zagabria, dove ha percorso i 100 metri in 10”08, ottenendo un buon terzo posto nel crono, correndo con il vento contrario.

Ma oggi è oggi, mentre Marcell è Marcell tutti i giorni. Quindi il focus lo apporremo sulla sua vita privata: chi è il campione italiano 27enne che ha fatto innamorare l’intera penisola? Marcell è un papà di tre figli, due avuti dall’amore con Nicole Daza, uno dall’ex Renata Erika. Proprio lei ha accusato a più riprese il campione olimpico di essere un papà assente nei confronti di Jeremy, che oggi ha 8 anni. L’onestà di Marcell si nota anche da queste ammissioni di colpa: lui non fa niente per negare l’etichetta ricevuta dall’ex e, anzi, conferma tutto. Rivelando una storia di famiglia molto tesa, fatta di abbandoni e rapporti complicati, soprattutto con suo padre. Lo riconosce: “Rispetto a Anthony e Megan, i bimbi che ho avuto da Nicole, con Jeremy non ho un legame forte perché non ci ho mai vissuto. Quando vado a Desenzano lo vedo, ma non sono un padre presente”.

Ruolo familiare che oggi gli appartiene. Jeremy vuole diventare come il padre e si allena per ottenere il risultato, costruendo il fisico per emulare le gesta del campione azzurro. Quando Marcell ha trionfato in Giappone la scorsa estate, Erika diceva: “Stiamo ancora aspettando la sua chiamata da quando è rientrato”. Il padre era già in Italia, non aveva neanche telefonato al piccolo. “Jeremy, il mio primo figlio, mi è capitato – ha raccontato Jacobs – ero un ragazzo e l’ho vissuto malissimo, come chi sta facendo una cosa per altruismo, ma controvoglia. Non vorrei essere st**nzo come è stato mio padre, ma alla fine sostanzialmente sto facendo più o meno quello che ha fatto lui”. Si tratta purtroppo di una ruota che gira e una storia che si ripete. “Il mio bisnonno ha abbandonato il nonno; mio nonno mio padre; lui me: è una specie di tradizione di famiglia. Il primogenito deve sempre essere lasciato. Io dovrei spezzare il meccanismo, ma per ora non ci sono riuscito”.

Il rapporto con il padre

Non è facile trovare il coraggio di confessarsi così, ma Marcell ha un grande cuore, oltre che un corpo d’acciaio. Nato a El Paso, figlio di Viviana Masini e Lamont Jacobs, militare della Caserma Ederle a Vicenza, poche ore dopo la sua nascita, Marcell fu abbandonato dal genitore per essere lasciato alla mamma. Suo papà le disse: “Tu torna in Italia che io ti raggiungo”. Ma alla fine “è sparito”. Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il nostro vanto italiano spiega di essere vissuto e cresciuto solo con sua mamma, creando con lei un legame vero, sincero, viscerale.

Successivamente provò a riallacciare i rapporti con il genitore, sotto il consiglio di una mental coach. Ma lui non ne fu entusiasta e non lo fece: “Non ce l’ho un padre”, diceva. Oggi ritiene di non necessitare di ritrovare il genitore “solo per andare più forte in pista”. Oggi il legame tra i due è vincolato ai messaggi Facebook, neanche così tanto frequenti. “Abbiamo continuato a scriverci. Lo rivedrò l’anno prossimo perché l’ho invitato al mio matrimonio con Nicole… – tenutosi lo scorso anno (ndr) – Certo, lui mi ha riconosciuto, ho il suo cognome e persino il suo nome, Lamont Marcell Jacobs, ma non ha mai dato un euro a mia madre e non si è mai fatto sentire”.

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