Lo sfogo della sorella di Giulia Tramontano su Facebook: “È una cosa che non tollero”
“Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo. Viene avvolta da un abbraccio che NON ricambia. Giulia NON abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa”.
Con queste parole, Chiara Tramontano, sorella di Giulia, la 29enne di Senago al settimo mese di gravidanza, uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello, spegne le polemiche in merito all’abbraccio tra la vittima e l’amante del barman 30enne, ora in carcere.
“Ho sempre rifiutato di rilasciare interviste o messaggi di ricordo di mia sorella. Il dolore è un’esperienza così intima che è difficile condividerla con sé stessi, figuriamoci con gli altri” – continua la sorella della vittima su Facebook.
“Però c’è una cosa che non tollero : sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia” – si legge nel post di Chiara Tramontano. “Lascio qui la mia opinione perché ho bisogno di gridarla affinché quel frame catturato dalle telecamere possa essere osservato con gli occhi della verità”.
“Cara Giulia, mi manchi come la rabbia che mi annega”
L’immagine delle telecamere di sorveglianza, agli atti dell’indagine, risale a poche ore prima del brutale omicidio. Il filmato ritrae il momento dell’incontro tra le due donne, già noto dal 4 giugno scorso quando emerse il racconto messo a verbale dalla giovane collega del barman.
“La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed é mossa dal bene.” – prosegue la sorella della vittima nel post.
“Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottiscono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre” – conclude con un senso di dolore e rabbia Chiara Tramontano.