A uccidere l’orsa Amarena lo scorso 31 agosto a San Benedetto dei Marsi è stato Andrea Leombruni. L’uomo è apparso decisamente turbato per quanto accaduto e continua a ripetere: “volevo solo difendermi e non uccidere l’orsa”. Il commerciante 56enne si è anche difeso dalle accuse di essere un omicida e in un audio diffuso con lo smartphone, si può sentirlo dire: “Io sono stato aggredito. Punto!”.
Le parole di Andrea Leombruni
Alle forze dell’ordine che lo hanno interrogato per mettere in luce i drammatici momenti in cui ha ucciso l’orsa Amarena, invece, l’uomo ha rivelato di aver premuto il grilletto spaventato dall’incursione dell’orsa nella sua proprietà.
“Ho sentito dei rumori. Sono sceso sulla mia tenuta, perché pensavo fossero i ladri. Ho avuto paura e ho sparato. Ho sentito i cani abbaiare e pensando fossero i ladri ho preso il fucile e mi sono avviato verso l’allevamento. Qui ho visto l’animale, ha anche sollevato le zampe in modo minaccioso. In preda alla paura, mi è partito un colpo dal fucile che ha colpito l’animale”.
Tra l’altro, secondo quanto emerso dalle indagini, nei minuti precedenti l’uccisione dell’orsa Amarena, un conoscente dell’uomo, lo avrebbe avvertito della presenza dell’orsa nelle vicinanze. “Per questo quando ho sentito i rumori sono sceso – ha continuato, Andrea Leombruni – Arrivato alle gabbie dei polli ho visto che c’era una strage di animali. Ho cercato intorno e mi sono trovato davanti l’animale. Ho avuto paura e ho sparato. È stato un gesto istintivo provocato dalla presenza improvvisa dell’animale. Il colpo è partito involontariamente”.
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L’uomo che ha ucciso l’orsa Amarena ha ricevuto decine di minacce di morte
L’uomo, intanto, in seguito ai tragici eventi che lo hanno visto protagonista, ha ricevuto decine di minacce di morte, rivolte direttamente a lui, ma anche ai familiari. “Devi fare la stessa fine di Amarena, assassino!”; “Non dormire tranquillo”; e tanti altri. Per questo all’esterno dell’abitazione di Leombruni, l’uomo che ha ucciso l’orsa Amarena, è stato disposto un servizio di vigilanza.